Arrestato in Spagna il complice dell’art dealer che causò il fallimento della storica Knoedler Gallery. Piazzando falsi per 80 milioni di dollari
Stando a quanto riportano New York Times e CNN il cerchio si è stretto nelle stanze di un lussuoso hotel di Siviglia, location esotica per un intrigo internazionale degno della trama di un film. Si è dovuta scomodare addirittura l’FBI per assicurare alla giustizia tale José Carlos Bergantiños Diaz e il fratello Jesus Angel, secondo […]
Stando a quanto riportano New York Times e CNN il cerchio si è stretto nelle stanze di un lussuoso hotel di Siviglia, location esotica per un intrigo internazionale degno della trama di un film. Si è dovuta scomodare addirittura l’FBI per assicurare alla giustizia tale José Carlos Bergantiños Diaz e il fratello Jesus Angel, secondo le autorità americane al centro di un articolato sistema di frode legato al mondo dell’arte, che avrebbe fruttato ai due – negli ultimi vent’anni – circa 80 milioni di dollari. L’inchiesta era partita esattamente un anno fa con l’arresto di Glafira Rosales (ne abbiamo parlato qui: ) l’art dealer che era riuscita a spacciare falsi anche attraverso la celebre e autorevole Knoedler Art Gallery, tra le più antiche d’America. Finita poi gambe all’aria proprio in virtù dello scandalo seguito alla scoperta del numero incredibile di patacche passate dalle sue sale. Per alleggerire la propria posizione e limare il rischio di una pena da record – l’accusa era intenzionata a chiedere 59 anni di reclusione – la Rosales ha vuotato il sacco e svelato il sistema che le permetteva di ottenere falsi così ben confezionati. Entra così in gioco Bergantiños Diaz, complice e compagno della donna: sarebbe stato lui a intercettare tale Pei-Shen Qian, artista cinese scovato per caso mentre dipingeva, siamo alla fine degli Anni Ottanta, su un marciapiede di Manhattan. Un incontro fatale. Il sedicente art-dealer convince lo street artist, educato in una anonimia scuola d’arte della Grande Mela e costretto a vivere in un garage del Queens, a dipingere falsi dei vari Pollock, Rothko, Motherwell, su cui interviene lui stesso per “anticare” tele e colori salvo poi piazzare il tutto, insieme alla Rosales, a collezionisti e gallerie anche di chiara fama – tra le prime vittime del raggiro anche il presidente del gruppo Gucci Domenico De Sole.
Nelle scorse ore l’arresto in Spagna dell’uomo e del fratello, considerato anch’egli coinvolto nell’attività di riciclaggio del denaro: resta da verificare ora la complessa macchina di frodi finanziarie che ha permesso, negli ultimi anni, di eludere e riciclare tutto il denaro ricavato dall’illecito. Una somma che si stima possa raggiungere gli 80 milioni di dollari
– Francesco Sala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati