La grande mostra dedicata a Piero Manzoni (a Palazzo Reale dal 25 marzo al 2 giugno) è una coproduzione Skira-Comune di Milano. Plauso per l’eroico gesto dell’editore, che naturalmente si occupa anche del catalogo. La curatela della monografia (pagg. 160, € 45) è affidata a Flaminio Gualdoni, che firma altresì la cura della retrospettiva e un secondo volume per la collana sms di Skira, una Breve storia della “Merda d’artista” (pagg. 56, € 7). Sempre dalla penna di Gualdoni, ma stavolta per Johan and Levi, è uscita nel 2013 la biografia dell’artista (Piero Manzoni. Vita d’artista, pagg. 240, € 27).
Breve passo indietro per segnalare due capisaldi dell’editoria manzoniana. Torniamo a Skira e al 2004 per il fondamentale Catalogo generale curato da Germano Celant, due corposi tomi riuniti nel consueto cofanetto (pagg. 816, € 400). La seconda citazione va un altro cofanetto, certo assai più smilzo ma altrettanto interessante: la ristampa della rivista Azimuth (pagg. 133, $ 100), edita nel 2011 dalla Gagosian Gallery in occasione della mostra allestita nella sede di Londra.
2013 anno manzoniano (ottanta dalla nascita, cinquanta dalla morte). Oltre alla biografia succitata, sono usciti altri tre volumi di cui prendere nota. I primi due, curati da Gaspare Luigi Marcone, raccolgono con pazienza e acribia filologica gli Scritti sull’arte (Abscondita, pagg. 144, € 14) e il Diario (pagg. 216, € 22) dell’artista. Il terzo è invece un focus su Piero Manzoni e Albisola, come recita il sottotitolo di Una visione internazionale (pagg. 152, € 22), lo firma Francesca Pola ed è parte – insieme al Diario – di una serie speciale della collana pesci rossi, coedita da Electa e dalla Fondazione Piero Manzoni.
Marco Enrico Giacomelli
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #18
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