Romania mia. Come va il mercato all’est
L'Est Europa raramente compare nelle geografie dei report di mercato dell'arte, ma Paesi come Ungheria, Romania e Slovacchia stanno autonomamente sviluppando sistemi vivaci e con grosse potenzialità di crescita. In Romania ad esempio…
Le vendite delle case d’asta in Romani sono cresciute rapidamente dai 2,6 milioni di euro del 2008 fino a un giro d’affari annuale di 14,6 milioni nel 2012, con un ragguardevole balzo in avanti registrato soprattutto nel 2010. Se si considera anche il mercato primario, la cifra sale a 25 milioni nel 2012.
Le case d’asta locali sostengono e alimentano un mercato interno di artisti rumeni moderni e contemporanei, con strutture ben organizzate che non hanno nulla da invidiare a firme più conosciute in Europa occidentale. Ad esempio, Artmark di Bucarest offre agli utenti ricchi contenuti video e la possibilità di partecipare online alle vendite. Tra gli altri nomi, Goldart, Alis, Andreas Antic, Monavissa, Pal Gallery, GrowArt, Quadro, con numerosi appuntamenti nell’arco dell’anno che alimentano il calendario del mercato dell’arte in Romania. Anche se lo zoccolo duro è rappresentato da Impressionismo e Post-Impressionismo locale, il mercato più fiorente è quello della fascia intorno ai 5mila euro: l’arte contemporanea negli ultimi anni ha visto oltre 200 nuovi artisti entrare nel circuito delle aste, con una crescita del 10% e per un totale di 1,4 milioni di euro. Dati che hanno sorpreso persino gli operatori. Tra i giovani da tenere d’occhio, Adrian Ghenie (1977), nella scuderia di Pace Gallery dal 2011; l’anno scorso ha visto passare sotto il martelletto i suoi migliori risultati. Nel mercato locale con prezzi ancora al di sotto dei 10mila euro, Gili Mocanu (1971) vanta un curriculum di mostre nei principali musei di Bucarest; Dumitru Gorzo (1975) è rappresentato anche a New York, mentre Roman Tolici (1974) è attivo anche in Germania. Tra i moderni, Victor Brauner (1903-1966) ha stabilito il proprio record – oltre 900mila dollari – a New York nel 2008, mentre a livello locale Nicolae Grigorescu (1838-1907) nel 2011 è arrivato a 270mila euro.
Martina Gambillara
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #18
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