Si fa sempre più esteso l’ambito di applicazione del termine ‘glitch’. Dall’elettronica all’informatica, alla musica (il glitch è ormai un genere musicale), fino alle arti visive. Per pochi giorni è possibile vedere a Roma la documentazione (videoproiezioni e screenshot allestiti a parete) degli interventi con cui l’artist-hacker Laimonas Zakas aka GLITCHR (Vilnius, 1990) è solito alterare come pirata situazionista il layout delle pagine web dei social network. Interventi giocoforza effimeri, visibili finché non intervengono gli sviluppatori informatici dei colossi social per rimuovere errori di programmazione. L’inno al bug prima del fix, che sta al nocciolo del paradigma glitch, sembra metaforizzare il fare artistico avanguardista, in quanto tale costantemente a rischio canonizzazione. Quello a sfondo social proposto da Zakas è un glitch fatto di fibrillazioni grafiche dagli effetti fantasmatici, criptici e optical, che deflagra nelle “piazze” in cui Internet presenta il suo volto in teoria più “umano” e relazionale. Vale la pena dare un’occhiata; l’ovvio limite dell’operazione è che le irruzioni risultano adeguatamente stranianti solo quando sono in atto e inattese.
Pericle Guaglianone
Roma // fino al 15 maggio 2014§
Laimonas Zakas aka GLITCHR – The Social Breakdown
OPIFICIO ROMAEUROPA
a cura di Annapaola Intrisano e Paola Micalizzi
Via dei Magazzini Generali 20
www.romaeuropa.net
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