“Tutte le mie opere hanno a che fare con il presente”, ripete Alberto Garutti (Galbiate, 1948; vive a Milano) davanti al nuovo lavoro ideato per la galleria Buchmann di Lugano. Un congegno apparentemente immobile che in realtà segue il movimento del giorno e della notte, il passare del tempo in 24 ore. Verde, rosa, azzurro, giallo, grigio: una tela lunga dieci metri è arrotolata su cinque rulli in alluminio ottonato. Un lentissimo ciclo, che può essere letto come una sequenza di paesaggi dalle tinte pastello.
I colori scorrono impercettibilmente, è impossibile accorgersi del cambiamento, a meno che non si attenda qualche ora. Un meccanismo che traduce il rapporto di ognuno con il tempo e che se ne fa personificazione. “Come altri miei lavori, anche questo rappresenta un moto a luogo, il movimento verso una direzione, la tendenza verso un limite”, dice Garutti e ricorda spesso le sue lastre di pietra Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora, sottolineando l’avverbio di tempo e individuando in Senza titolo, 2014 un’ulteriore tappa dello stesso percorso.
Marta Cereda
Lugano // fino al 26 luglio 2014
Alberto Garutti
BUCHMANN
Via della Posta 2
+41 (0)91 9800830
[email protected]
www.buchmanngalerie.com
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