La pittura come frammento ed astrazione. Marco Colazzo, ai Martedì Critici, racconta vent’anni di ricerca. Un viaggio ininterrotto tra l’immagine e il colore
Nono appuntamento stagionale per i Martedì Critici, in questo nuovo ciclo romano, ospitato dal Macro. Protagonista dell’incontro è Marco Colazzo, nato a Roma nel 1963, affacciatosi sulla scena capitolina e poi nazionale agli inizi degli anni Novanta, collaborando con importanti gallerie, tra cui L’Attico di Sargentini e Alfonso Artiaco. La relazione dialettica tra astrazione e figurazione […]
Nono appuntamento stagionale per i Martedì Critici, in questo nuovo ciclo romano, ospitato dal Macro. Protagonista dell’incontro è Marco Colazzo, nato a Roma nel 1963, affacciatosi sulla scena capitolina e poi nazionale agli inizi degli anni Novanta, collaborando con importanti gallerie, tra cui L’Attico di Sargentini e Alfonso Artiaco. La relazione dialettica tra astrazione e figurazione è un po’ il leitmotiv della sua ricerca: la sua pittura si struttura nell’articolazione tra primo piano e fondo, procedendo per contrapposizione e insieme per assimilazione, tra griglie cromatiche in cui frammenti di cose, oggetti, corpi si impigliano, galleggiando in un vuoto che è spazio segnico, materico, gestuale. Sui fondi astratti, disegnati da pattern acquerellati o da pennellate vigorose, si incastrano – avanzando o collassando, staccandosi con nettezza o sfumando – residui di un reale deflagrato: così è nel ciclo Me medesimo, autoritratto scomposto, progressivo e frammentato, o ancora in Puppets o Audiofonovisivi, in cui l’artista recupera soggetti ludici – maschere, burattini, robot, giocattoli, animali – restituiti con leggerezza grafica, contro superfici irregolari. Figure familiari e insieme minacciose, sfuggenti e divertenti, concepite nel segno di un remix fantastico. Tra illustrazione, sogno e narrazione.
A introdurre Marco Colazzo, intrattenendosi con lui in conversazione, ci sono come sempre i due curatori, Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.
– Helga Marsala
3 giugno 2014, ore 19-21
Museo MACRO – via Reggio Emilia 54 / Sala Cinema, Roma
Ingresso: libero
www.imartedicritici.com
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