Qualcuno avverta Matteo Renzi: in Germania hanno ritrovato il cranio di Leonardo da Vinci. Non proprio il suo, ma uno realizzato (e poi “ritratto”) da lui
Chissà se qualcuno ha pensato di chiedere una consulenza, o quantomeno un parere, al nostro premier Matteo Renzi, notoriamente appassionato alle investigazioni artistiche, in particolar modo quelle riguardanti Leonardo da Vinci. Già, perché l’ultimo art-thriller che infiamma le cronache internazionali riguarda proprio il genio del Rinascimento: e si svolge sul triangolo Germania-Francia-Belgio. Tutto ha inizio […]
Chissà se qualcuno ha pensato di chiedere una consulenza, o quantomeno un parere, al nostro premier Matteo Renzi, notoriamente appassionato alle investigazioni artistiche, in particolar modo quelle riguardanti Leonardo da Vinci. Già, perché l’ultimo art-thriller che infiamma le cronache internazionali riguarda proprio il genio del Rinascimento: e si svolge sul triangolo Germania-Francia-Belgio. Tutto ha inizio nel 1987, quando una coppia di antiquari tedeschi acquista un’antica riproduzione di un cranio umano.
Oggi, a ventisette anni di distanza, si scopre che questo manufatto è stato realizzato proprio da Leonardo: l’anello mancante che lo lega al grande artista e scienziato è stato scoperto da uno scienziato francese, Roger Saban, che ha dimostrato che la struttura ossea è strettamente legata a un disegno anatomico, conosciuto con il titolo 19057 RL, conservato nella Collezione Reale del Castello di Windsor. È stato poi un ricercatore belga, Stefaan Missinne, a sviluppare lo studio pubblicando un articolo scientifico sulla rivista Wiener Medizinische Wochenschrift Springer. Decisivi dei piccoli errori anatomici sul cranio, che ritornano inequivocabili sul disegno in questione.
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