Device di Alberto Tadiello (Montecchio Maggiore, 1983) è un fischio lungo, provocato da un feedback prodotto automaticamente dal computer portando al massimo i volumi di entrata e uscita di registrazione di Quick Time Player e modulando fisicamente con le mani il suono in uscita dalle casse audio del computer stesso. Non lascia indifferenti e fa immergere il visitatorenella visione delle cinque carte vetrate di Pale, intelaiate trattate con cere, colle, spray e cosmetici. Un’esplosione di colori che colpiscono per vigore e vitalità nonostante la base in carta vetrata. Rossi, magenta, carmini, neri, cremisi, violacei, prugna, grigi, vinaccia, rosa, bianchi, marroni e qualche pulviscolo d’oro a mostrare tutto lo sconcerto della pienezza. L’apparente completezza delle carte vetrate viene messa in dubbio continuamente dal fischio in una perenne contraddizione che si insinua dubbi e definisce nel tempo. Un’inquietudine verticale che si solleva ben oltre le Pale,lasciando il vuoto oltre l’Amadablam.
Gian Marco Tosti
Roma // fino al 30 giugno 2014
Alberto Tadiello – Amadablam
T293
Via Crescimbeni 11
06 88980475
[email protected]
www.t293.it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati