Alla Zisa partono i Cantieri del Contemporaneo. Palermo inaugura l’estate con un festival lungo cinque mesi. Mixando arte, teatro, musica, cinema, design, letteratura…
Un lungo festival delle arti, che attraversa l’estate e l’autunno, giungendo fin nel cuore dell’inverno. Palermo, assetata di cultura – oltre che di lavoro e di buona politica – in un momento di grandissima difficoltà economica e istituzionale per tutta l’isola, prova a dare un segnale, cercando risorse ed energie per un cartellone di eventi […]
Un lungo festival delle arti, che attraversa l’estate e l’autunno, giungendo fin nel cuore dell’inverno. Palermo, assetata di cultura – oltre che di lavoro e di buona politica – in un momento di grandissima difficoltà economica e istituzionale per tutta l’isola, prova a dare un segnale, cercando risorse ed energie per un cartellone di eventi ricco, ampio e coordinato. Il luogo è quello dei Cantieri alla Zisa, immensa ed irrisolta ex cittadella industriale, nel passato teatro di grande fervore culturale, prima che arrivassero il declino e l’abbandono, e poi una lenta ripartenza; il tema, manco a dirlo, è quello della crisi, letta attraverso la lente speciale della creatività contemporanea. Musica, cinema, teatro, arti visive, letteratura, danza, filosofia, design e architettura abiteranno così, su progetto di Giuseppe Marsala, gli spazi dei “Cantieri del Contemporaneo”, con ilcoinvolgimento di più di 260 artisti, intellettuali, organizzatori.
Ma quale crisi racconta il neonato festival palermitano? Non quella della resa, della precarietà e della miseria, di cui pare nutrirsi quest’epoca fragile; una crisi, piuttosto, che sappia rubare il senso a parole granitiche, luminose: resistenza, cambiamento, coraggio, trasformazione. Parole che cominciano a dettare un trend. O, se non altro, a indicare un’esigenza. Un festival dai costi contenuti, senza star internazionali o mega produzioni, costruito però con qualità e con la giusta attenzione al territorio.
Tantissime le proposte – tutte a ingresso gratuito – partite mercoledì 3 luglio, impossibili da elencare per intero. Al Teatro/Arena del Cinema De Seta c’è Il Volume Del Futuro, a cura di Gianfranco Perriera, che vede in campo cinque intellettuali cittadini – Roberto Alajmo, Matteo Di Gesù, Licia Callari, Giulia De Spuches, Anna Tedesco – per discutere di futuro, tra presentazioni di libri, spunti filosofici e letterari, reading e musiche dal vivo; e poi OOT’ON, rassegna musicale curata dallo strepitoso sassofonista sperimentale Gianni Gebbia, palermitano apprezzato in tutto il mondo, qui a raccogliere alcune proposte musicali tra le più intriganrti del panorama locale: String Sharper Quartet, Forsqueak, Magnetic Trio + Vera Mormino, Debora Petrina.
Dal 15 al 19 luglio Fernando Suels Mendoza, danzatore del Wuppertal Tanzteather di Pina Bausch, presenta in collaborazione con Palermo in Danza un workshop coreografico aperto al pubblico. Dal 19 al 31 luglio torna nella sua Palermo, per un laboratorio, Andrea Cusumano, con alcuni performer del Goldsmiths University of London, mentre dal 23 luglio al 10 agosto, Sotto le stelle della Zisa porta del buon cinema d’autore, grazie alla rassegna curata da Andrea Inzerillo.
A Settembre, dopo la pausa di ferragosto, si riprende con un mese dedicato alla fotografia: Pasolini Matera, scatti rubati dal fotografo Notarangelo durante le riprese de “Il Vangelo secondo Matteo”, inaugura la sezione dedicata a Pier Paolo Pasolini, mentre Navarra Editore lancia Ziz_Annuario Fotografico Contemporaneo, tre giorni dimostre, convegni, workshop; quindi,la mostra Isola, con ventuno giovani fotografi siciliani, curata da neu [nòi] e dedicata al tema del paesaggio.
A ottobre preziosissimo tributo a Franco Scaldati, poeta e drammaturgo palermitano scomparso nel 2013, con la messa in scena di alcuni suoi spettacoli e una giornata di studi dedicata. E ancora la danza con Core Demetra 2.0, spettacolo della coreografa Giovanna Velardi, nome di punta della scena contemporanea locale, con la sua compagnia attivissima a livello europeo. Un ciclo di quattro mostre sul design raccoglierà quindi le ricerche del Corso di Laurea in Disegno Industriale della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, organizzate da Viviana Trapani e a Novembre Poetical Politics avvia la parte sulle arti visive, con una mostra curata da Paolo Falcone per la Fondazione Sambuca. Si chiude a Dicembre con Palermo Post-Production, mostra di architettura urbana curata da ZisaLab, che raccoglie gli esiti di tre laboratori progettuali di riconversione e trasformazione dei Cantieri Culturali alla Zisa. Ovvero: come immaginare il domani di uno spazio, di un territorio, di una comunità.
– Helga Marsala
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili 4, Palermo
tel . +390917408461 (ore 9-13)
www.cantiericulturaliallazisa.it
[email protected]
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