Il Laboratorio Saccardi è apparso alla Madonna. Appello ai palermitani di buona volontà: cercansi centesimi di euro. E l’arte sacra nacque dal vil denaro
Il Laboratorio Saccardi si dà all’arte sacra. L’ex quartetto di bad boys palermitani, oggi divenuto un duetto (Marco Barone e Vincenzo Profeta) dopo la dipartita di una metà della crew, è al lavoro per l’ultimo progetto in terra sicula: un omaggio al capoluogo isolano, intercettandone spiritualità, paganesimo, cattolicesimo, folclore, trionfi barocchi e memorie fiamminghe. Il […]
Il Laboratorio Saccardi si dà all’arte sacra. L’ex quartetto di bad boys palermitani, oggi divenuto un duetto (Marco Barone e Vincenzo Profeta) dopo la dipartita di una metà della crew, è al lavoro per l’ultimo progetto in terra sicula: un omaggio al capoluogo isolano, intercettandone spiritualità, paganesimo, cattolicesimo, folclore, trionfi barocchi e memorie fiamminghe.
Il sacro, dunque. Quello delle processioni tra i quartieri storici, delle edicole votive, delle cappelle affrescate secoli fa e di una religiosità resistente, fatta di rituali facili, di luci viziate da ombre, di fede che confina con l’idolatria. Anima Mundi, promosso da Ars Mediterranea, affronta tutto questo con il solito approccio politically uncorrect. Una nuova trovata irriverente, secondo lo stile del gruppo (un po’ come per la Santa Rosalia desnuda o l‘Arca di Noè in versione pop)? Non esattamente. La provocazione c’è, ma non per irridere, disturbare, depotenziare. Più che un sacrilegio, un sortilegio.
I Saccardi stanno raccogliendo montagne di centesimi di euro, chiesti in dono alla gente, quasi a replicare la pratica degli ex voto: chiunque può consegnare i propri spicci, fino al 13 agosto 2014, collaborando alla catena produttiva, in spirito ecumenico e popolare. Dal gruzzolo verrà fuori, per via di fusione, una statua della Madonna dei Sette Dolori, destinata a una nicchia della facciata della Chiesa dei Santi Quaranta Martiri alla Guilla, meraviglia barocca affrescata dal Borremans. Innesti non ortodossi, connettendosi a straordinari luoghi della città, sul filo di una doppia dissacrazione – dell’idolo e del denaro – tra spostamenti e ribaltamenti.
Un’opera religiosa a tutti gli effetti, dunque, secondo i canoni della tradizionale iconografia cattolica, ma con un’anima concettuale e contemporanea: “Il denaro è il sangue dei popoli”, spiegano. Oggetto misero e simbolo controverso, fonte dei più grandi orrori della storia e insieme frutto onorevole del lavoro umano. Denaro spauracchio, feticcio, tentazione, perversione, schiavitù, libertà, occasione. Denaro da trasmutare in oggetto sacro, giocando ai fabbri e agli alchimisti, agli antropologi e agli scultori. Senza dimenticare la strana liaison tra la moneta europea e la Madre di Cristo: la bandiera della UE, disegnata da Arsène Heitz, fa esplicito riferimento ad un’immagine dell’Apocalisse (“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle“). Un’effigie legata alla letteratura biblica, per un’Europa che – al di fuori dei conflitti e dei collassi finanziari – è ancora in cerca di un’identità culturale e di un vero collante tra le Nazioni.
In autunno sarà realizzata una seconda statua della Vergine, per un’insolita doppia personale alla Gam di Palermo: Laboratorio Saccardi & Enzo Cucchi. Il maestro e gli allievi. A saccheggiare simboli, rituali e sentimenti popolari.
– Helga Marsala
Info e donazioni:
www.laboratoriosaccardi.it
www.facebook.com/labsaccardi?ref=hl
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