Lazio, un borgo medievale invaso dall’arte contemporanea. A Maranola parte la terza edizione di Seminaria: un chilometro d’arte da percorrere “Alla riversa”
Un borgo medievale, da attraversare dopo il crepuscolo, lungo un chilometro d’arte. È il cuore del progetto “Seminaria Sogninterra”, festival d’arte ambientale che per il terzo anno si inaugura a Maranola, frazione del Comune di Formia (Latina), con la direzione artistica di Marianna Fazzi e Isabella Indolfi, quest’anno affiancati dal curatore Fabrizio Pizzuto. Dodici gli artisti […]
Un borgo medievale, da attraversare dopo il crepuscolo, lungo un chilometro d’arte. È il cuore del progetto “Seminaria Sogninterra”, festival d’arte ambientale che per il terzo anno si inaugura a Maranola, frazione del Comune di Formia (Latina), con la direzione artistica di Marianna Fazzi e Isabella Indolfi, quest’anno affiancati dal curatore Fabrizio Pizzuto.
Dodici gli artisti che costruiranno l’iter espositivo con interventi video, scultorei, installativi o performativi, al termine di brevi residenze: Martina Angius, Andrea Aquilanti, Carlo Bernardini, Zaelia Bishop, Vincenzo Core, Iginio De Luca, Silvia Giambrone, Marina Paris, Giù Pioventini, Filippo Riniolo, Gino Sabatini Odoardi, Donatella Spaziani. Ai visitatori, a passeggio per l’antico nucleo urbano, toccherà scoprire immagini e suggestioni, disseminati tra diversi spazi pubblici, dalle20:30 alle 24: una promenade notturna, che reinventa aspetto, umori e colori di un piccolo teatro storico, grazie a una catena di landmark contemporanei ed effimeri, allestiti nell’arco di tre giorni. Il tempo di una mise-en-scène, di una festa collettiva, di uno spostamento dello guardo, un ribaltamento della prospettiva e un passaggio nuovo.
Ed è proprio “Alla riversa” il sottotema di questa edizione, espressione dialettale che in maranolese significa “al contrario”. Per la prima volta nella breve biografia del festival il percorso espositivo parte in senso opposto, rispetto al solito. Giocando con l’idea di scarto e di sorpresa, nel dettaglio ma anche in senso generale e metaforico: “Guardare in basso per vedere il cielo e in alto per vedere la terra; sconvolgere le abitudini che facilmente diventano regole, e giocare seriamente attingendo dal disordine creativo. Un invito agli artisti a sovvertire le regole spaziali, fisiche e relazionali”.
E poi c’è l’idea del recupero di un contesto che è fatto di radici, di tradizione, di una temporalità remota, custodita tra le strade, le case, le mura, il dna culturale e spirituale di una comunità. Anche questo, in fondo, è procedere “Alla riversa”: ripensare un luogo saturo di storia, nel segno del contemporaneo e della creatività più viva, costruendo connessioni, incontri, assonanze, cortocircuiti, scritture nuove e nuovi percorsi della visione.
– Helga Marsala
Seminaria Sogninterra, III edizione
Maranola, Formia (Latina)
22-23-24 Agosto 2014
www.seminariasogninterra.it
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