Gallerie in fiera o fiera in galleria? Dopo due edizioni olandesi, arriva a Roma A Petite Fair. Per tre giorni gli spazi di Frutta Gallery diventano una piattaforma sperimentale europea
Gallerie d’arte che prendono parte a una fiera, che a sua volta si tiene dentro una galleria d’arte. Un corto circuito logico, infarcito di un giusto mix di sperimentazione, provocazione e divertimento. Un progetto che parte nel 2012 dall’Olanda, da Amsterdam, dove per due edizioni è stata la galleria Jeanine Hofland ad offrire i propri […]
Gallerie d’arte che prendono parte a una fiera, che a sua volta si tiene dentro una galleria d’arte. Un corto circuito logico, infarcito di un giusto mix di sperimentazione, provocazione e divertimento. Un progetto che parte nel 2012 dall’Olanda, da Amsterdam, dove per due edizioni è stata la galleria Jeanine Hofland ad offrire i propri spazi ad un ristretto gruppetto di colleghi europei accomunati da giovane età, occhio aperto sulle nuove generazioni di artisti e spirito di ricerca.
Ora A Petite Fair – questo il titolo – cambia contesto e approda in Italia, accolto dagli spazi romani di Frutta, la galleria animata da qualche anno in Via della Vetrina (e ora in Via Giovanni Pascoli) dall’inglese James Gardner. Per un intero weekend – l’ultimo del mese, dal 26 al 28 settembre prossimi, con CURA.Magazine come media partner – locali trasformati in un’ecumenica piattaforma per una diecina di gallerie continentali, dalle londinesi Cole e Limoncello a Barbara Seiler (Zurigo), Drei (Colonia), Emanuel Layr (Vienna), Luttgenmeijer (Berlino), oltre alle italiane Fluxia (Milano ) e Spazio A (Pistoia) e alle due organizzatrici, Hofland e Frutta.
Dal 26 al 28 settembre 2014
Frutta Gallery
Via Giovanni Pascoli, 21, Roma
www.apetitefair.com
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