L’atto del cibare concettualizzato attraverso l’arte performativa, la pittura, la scultura, le installazioni site specific. Il nutrimento della mente come ispirazione di percorsi artistici e linguaggi differenti. È la prospettiva tematica di Food for brain, collettiva che dalla Art & arts Gallery di Galatina si estende anche per le vie del centro storico del paese. 25 artisti emergenti, per la maggior parte salentini, interpretano – secondo stili personali e attraverso metafore a tratti inquietanti – il cibo dell’anima.
Colpiscono la peculiarità della performance realizzata da Massimiliano Manieri, in cui un uomo esteticamente imperfetto – che indossa un copricapo a forma di molletta gigante – simula l’atto del nutrimento con frutta argentata; l’immediatezza-mediata delle opere pittoriche di Francesco Cuna; la tautologia nell’installazione di Fabio Mazzola, che universalizza il cibo mentale rappresentandolo attraverso la sua scrivania, munita di libri, cd degli Hellacopters e oggetti appartenenti alla sua storia di nutrimento personale.
Cecilia Pavone
Galatina (LE) // fino al 31 agosto
Food for brain
a cura di Gigi Rigliaco e Katia Olivieri
[email protected]
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