In Infart? Noi ci crediamo. Musica e writing a Bassano del Grappa, capitale mondiale degli Alpini
Ne ha fatta di strada l’Infart Festival, l’evento di Urban Culture più atteso di tutta la Penisola. A partire dalla location, che nel 2007 era una casa privata a Cittadella, nel padovano, svuotata e rivestita delle opere dei migliori artisti emergenti della street culture italiana, e oggi si divide in quattro spazi pubblici, in pieno […]
Ne ha fatta di strada l’Infart Festival, l’evento di Urban Culture più atteso di tutta la Penisola. A partire dalla location, che nel 2007 era una casa privata a Cittadella, nel padovano, svuotata e rivestita delle opere dei migliori artisti emergenti della street culture italiana, e oggi si divide in quattro spazi pubblici, in pieno centro storico a Bassano del Grappa. Per ospitare non solo performance ed installazioni, esposizioni e opere site specific di respiro internazionale, ma anche concerti live e dj set. Organizzati e pensati in tono con quello che è lo stile dell’Infart Collective, il collettivo bassanese che, attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi, mira a promuovere in maniera non convenzionale l’arte contemporanea underground.
In Infart we trust è il tema trainante dell’edizione di quest’anno perché “credere nel Festival significa credere nella città che lo ospita – si legge nella descrizione degli organizzatori -, avere fiducia nelle potenzialità di una piccola realtà che riesce a calamitare su di sé l’attenzione e l’interesse della scena artistica a livello europeo”. I muri dell’Arena Cimberle-Ferrari, area industriale dismessa nel centro della città, saranno per gli street artists la tela su cui agire e, nello stesso tempo, il cuore pulsante del Festival, mentre il Castello degli Ezzelini ospiterà il primo Kids Of Grime, rassegna fotografica e musicale sulla cultura urbana londinese conosciuta come Grime. La mostra, aperta come tutta la rassegna nel primo weekend di settembre, sarà curata da Verena Stefanie Grotto, fotografa e blogger italiana che vive a Londra e da anni segue una delle scene underground attualmente più in fermento.
Agli Ex-Garage Nardini le installazioni site specific di alcuni artisti italiani come Ufocinque, 108, Guildor, Aeighenes, Guildor, Diego Knore, Koes, Manuel Pablo Pace, Sika, Cera e Giovanni Pasini riqualificheranno gli spazi e mireranno a coinvolgere lo spettatore grazie ad un allestimento studiato ad hoc. Il Museo Civico ospiterà, invece, la mostra Vulpes Pilum Mutare che, invitando circa quaranta artisti italiani di diverse generazioni, media e provenienze culturali, intende indagare le nuove forme dell’arte ufficiale che vanno sotto il nome di street culture, new punk, freaks, pop surrealism.
– Claudia Giraud
Dal 2 al 4 settembre 2011
Sedi varie – Bassano del Grappa (Vi)
www.infartcollective.com
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