Runo Lagomarsino (Lund, 1977; vive a San Paolo e Malmö) compie un intervento provocatorio sui sistemi di organizzazione e manipolazione della memoria, sui meccanismi storiografici e, nello specifico, sulle forme passate e recenti di colonialismo che tuttora operano in termini politici, ideologici e culturali. La mostra diventa occasione di riflessione intorno alle logiche e alle tecniche di storicizzazione, che a partire dall’opera Ears go deeper than eyes can see e in parte in Following the Light of the Sun, I Only Discovered the Ground, oppone alla preminenza del punto di vista chiavi di lettura e d’interpretazione alternative e non convenzionali rispetto al sapere tradizionale e pone il processo di catalogazione a fondamento del procedimento storico-scientifico nella ricostruzione degli eventi. Il percorso espositivo è ideato come una sorta di recupero della memoria: sia quella carsica che si cela dietro la storia convenzionalmente accettata e che si nega alla comprensione comune, così come l’installazione For the ghosts and the raving poets è negata allo spettatore, illuminandosi invece per un pubblico altro; e sia quella collettiva che si manifesta in La Muralla Azul nel simbolo della corona turrita e in One side and the other mediante il contributo del singolo, partecipe dell’identità socio-culturale nel prelievo di una componente dell’opera.
Rosa Esmeralda Partucci
Napoli // fino al 9 ottobre 2014
Runo Lagomarsino – Ears go deeper than eyes can see
Umberto Di Marino
Via Alabardieri 1
081 0609318
[email protected]
www.galleriaumbertodimarino.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/35477/runo-lagomarsino-ears-go-deeper-than-eyes-can-see/
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