Morto a cinquant’anni l’artista guatemalteco Anibal Lòpez. Campione nell’impegno politico dell’arte: una volta bloccò il traffico di Città del Guatemala con una tonnellata di libri
Lui ha contribuito, con la sua ricerca libera e indipendente, a riaffermare un’attitudine politica nell’arte, rinnovando l’azione artistica nello spazio pubblico, sia esso quello reale, quello simbolico o mediatico. Un nuovo lutto colpisce il mondo dell’arte: il 26 settembre è scomparso l’artista guatemalteco Anibal Lòpez, aka A-1 53167. Noto in Italia anche grazie a sostegno […]
Lui ha contribuito, con la sua ricerca libera e indipendente, a riaffermare un’attitudine politica nell’arte, rinnovando l’azione artistica nello spazio pubblico, sia esso quello reale, quello simbolico o mediatico. Un nuovo lutto colpisce il mondo dell’arte: il 26 settembre è scomparso l’artista guatemalteco Anibal Lòpez, aka A-1 53167. Noto in Italia anche grazie a sostegno della prometeogallery di Ida Pisani, che lo ha accompagnato e rappresentato sin dagli arbori della sua ricerca, costruendo una sinergia umana e culturale, Lòpez è stato un protagonista centrale della scena latinoamericana, mantenendo nel suo lavoro un legame fortissimo con il paese d’origine.
Fra le “azioni” principali si ricordano “El Prestamo”, una rapina per finanziare una mostra collettiva; “One Ton Of Books Dumped On Reform Avenue”, come da titolo, una tonnellata di libri scaricata in una delle vie principali di Città del Guatemala per bloccare il traffico; “El Testimonio”, un’intervista aperta fra un sicario e il pubblico presentata all’ultima edizione di Documenta e l’ultimo lavoro, “Soldado”, presentato a luglio 2014 durante il Festival Drodesera a Fies. Oltre a Documenta, Aníbal López ha esposto alla 49a Biennale di Venezia ed ha partecipato a numerose mostre collettive e personali.
– Santa Nastro
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