Maker Faire di Roma, primi bilanci. Tra i progetti che escono con maggior successo ci sono le sperimentazioni degli studenti, invitati con la Call for School, ecco le immagini
Chiusa la seconda edizione della Maker Faire di Roma, è il momento dei primi bilanci. Incoraggianti sono stati i risultati della Call for School, una selezione di progetti e prototipi delle scuole superiori italiane, curata da Stefano Micelli e da Fabio D’Agnano. Tra le scuole che hanno inviato i loro progetti ne sono state selezionate […]
Chiusa la seconda edizione della Maker Faire di Roma, è il momento dei primi bilanci. Incoraggianti sono stati i risultati della Call for School, una selezione di progetti e prototipi delle scuole superiori italiane, curata da Stefano Micelli e da Fabio D’Agnano. Tra le scuole che hanno inviato i loro progetti ne sono state selezionate una ventina: si va da robot che percorrono tracciati accidentati, realizzati dall’Istituto Tecnico Sarrocchi di Siena, a droni che portano le medicine sino a casa, del Galilei di Castelfranco Veneto, a seggiolini salvabimbi, del Fermi di Bibbiena, al bastone con sensori per ciechi, del Ferraris di Catanzaro, fino a progetti per la sostenibilità che permettono di realizzare pareti verdi verticali con l’aiuto di pallet riciclati e di vari tipi di sensori, come quello del Primo Levi di Quartu Sant’Elena.
Una bella sorpresa, poiché dei risultati concreti e dei progetti della scuola secondaria si parla poco, e poco si sapeva di quanto le scuole italiane avessero accolto la rivoluzione digitale. Studenti e professori non si sono fatti cogliere di sorpresa dalla chiamata per esporre alla vetrina europea dell’innovazione digitale: mostrando a decine di migliaia di persone progetti competitivi in una tre giorni impegnativa ma di grande soddisfazione, fortemente voluta dalla Camera di Commercio di Roma. I risultati, da vedere anche nella fotogallery…
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