Il colpo di coda dell’estate nera dell’arte. A 93 anni è morto a Napoli Renato Barisani
Con i colleghi Antonio Venditti, Guido Tatafiore e Renato De Fusco era stato tra gli esponenti del Gruppo Sud ed iniziatore nel 1950 del Gruppo Napoletano Arte Concreta, esponendo insieme per la prima volta nel 1952 presso la Galleria Blu di Prussia. Un nuovo lutto colpisce il mondo dell’arte contemporanea: all’età di 93 anni, è […]
Con i colleghi Antonio Venditti, Guido Tatafiore e Renato De Fusco era stato tra gli esponenti del Gruppo Sud ed iniziatore nel 1950 del Gruppo Napoletano Arte Concreta, esponendo insieme per la prima volta nel 1952 presso la Galleria Blu di Prussia. Un nuovo lutto colpisce il mondo dell’arte contemporanea: all’età di 93 anni, è deceduto oggi al Policlinico di Napoli l’artista Renato Barisani. Nato nel capoluogo campano nel 1918, nel 1953 aveva aderito con il gruppo partenopeo al MAC Movimento d’Arte Concreta di Milano. Sono gli anni in cui l’artista realizza opere come i suoi “fotogrammi”. “Il fotogramma, nel mio caso – raccontava l’artista – è una verifica con altro linguaggio, ed è in rapporto con i miei lavori di pittura e scultura. Nello stesso tempo però, è un linguaggio particolare con una sua propria autonomia, e anche molto diverso dalla fotografia (alla quale è apparentemente più legato). Con esso si ha il modo di sperimentare infinite possibilità espressive. E’ possibile realizzare così, con oggetti reali, un mondo fantastico, astratto, ove si alternano o coesistono progetto e caso, razionalità e fantasia, organicità e geometria”.
L’esperienza del MAC si conclude per Barisani nel 1957, anno nel corso del quale aderisce alla Nuova Scuola Europea di Losanna di George Kasper. “Nel 1957 – spiegava lo stesso artista in una lettera, scritta di suo pugno, a Repubblica nel 2007 – resto da solo, come napoletano, in Mac/Espace alla mostra nella Galleria Schettini di Milano, concludendo l’ esperienza del concretismo napoletano e incamminandomi verso altri lidi espressivi”. Prosegue, infatti, negli stessi anni la sua attività di designer impegnato nella progettazione, inoltre, di gioielli. Parallelamente l’artista partecipa nel 1962 alla XXXI Biennale di Venezia e nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, sezione grafica. La seconda metà degli anni ’70 lo vede impegnato nel gruppo napoletano Geometria e ricerca, mentre negli anni ’80 si dà a sperimentazioni con oggetti di tutti i tipi, smalti, spray, colle, creando delle opere a collages che caratterizzeranno la sua produzione dell’ultimo periodo.
– Santa Nastro
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