Dracula, a Torino. Da Bela Lugosi a Philip Glass
Affascinato dal Dracula di Bela Lugosi, il compositore statunitense ne ha scritto anni fa la colonna sonora per quartetto d’archi. Ora, al Teatro Vittoria di Torino, va in scena il suo adattamento a cura di Valter Malosti. Per tentare di dare un seguito all’idea sincretica che Bram Stoker aveva del suo stesso romanzo.
Protagonista di uno dei percorsi musicali più affascinanti e sorprendenti del XX secolo, anche grazie a una miriade di collaborazioni che vanno da musicisti, registi e poeti quali David Bowie, Paul Simon, Suzanne Vega, David Byrne, Laurie Anderson, Brian Eno, Woody Allen, Allen Ginsberg, fino alla danzatrice Twyla Tharp o alla scrittrice Doris Lessing, Philip Glass ha avuto un impatto straordinario e senza precedenti sulla vita musicale e intellettuale del nostro tempo. Dopo aver studiato ad Aspen con Darius Milhaud ed essersi trasferito in Europa per completare la sua formazione con la leggendaria Nadia Boulanger (è durante il suo soggiorno a Parigi che il musicista entra in contatto con il virtuoso del sitar Ravi Shankar), Glass rientra a New York nel 1967 e forma il Philip Glass Ensemble.
Il nuovo stile musicale che il compositore stava maturando (e che prese forma in quel periodo con Steve Reich e Terry Riley) fu denominato “minimalismo”, un termine che delineava tendenze già presenti in letteratura e nelle arti visive, mai amato particolarmente da Glass, preferendo parlare piuttosto di “musica con strutture ripetitive“. Del resto, osservando la sua sconfinata produzione, possiamo notare che in lui non c’è mai stato nulla di “minimalista”, almeno da un punto di vista strettamente quantitativo. Glass è autore, infatti, di una nutrita serie di lavori da camera, così come di musica per il teatro e la danza, ha firmato dieci sinfonie, opere, brani vocali, concerti per strumento solista e orchestra, passando per un crescente corpus di pagine per il pianoforte solo, fino a toccare il mondo delle colonne sonore.
Proprio ricollegandosi a quest’ultimo ambito, il 2 dicembre andrà in scena presso il Teatro Vittoria di Torino l’adattamento in forma di melologo, a cura dell’attore Valter Malosti, del romanzo Dracula di Bram Stoker, con le musiche per quartetto d’archi di Philip Glass (tratte dalla colonna sonora per l’omonimo film di Tod Browning), eseguite dal Quartetto d’Archi di Torino. Il lavoro tenterà di innestare una sorta di commento alla musica che Glass scrisse per sonorizzare il film del 1931, con protagonista Bela Lugosi, dando un seguito all’idea sincretica e trasversale che Stoker stesso aveva del suo romanzo.
L’album contenente la colonna sonora originale di Glass venne pubblicato nel 1998 dall’etichetta Nonesuch, nell’incisione del Kronos Quartet. Tra le uscite discografiche più recenti, contenenti le musiche del compositore di Baltimora da non lasciarsi scappare – o da recuperare, nel caso vi siano sfuggite – segnaliamo il nuovissimo Music for Violin and piano: Glass, Kancheli Tüür di Andrea Cortesi e Marco Venturi (2014, Brilliant); Einstein on the Beach (2012, Orange Mountain Music); The Passion of Ramakrishna (2012, Orange Mountain Music); Massimo Mercelli, Carlo Boccadoro and I Virtuosi Italiani perform Philip Glass (2012, Orange Mountain Music); Satyagraha (Arthaus Musik, DVD) e le Metamorphosis nella registrazione dal vivo della pianista Branka Parlić.
Paolo Tarsi
Torino // 2 dicembre 2014 ore 20
Dracula
TEATRO VITTORIA
Via Gramsci 4
www.unionemusicale.it/concerti/confluenze-valter-malosti-02122014/
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