Un pezzo di Colombia a Madrid. L’errore secondo un curatore italiano
Un progetto italiano che parla spagnolo e parte dall’America Latina. “About the Error / Sobre el error” nasce da un’idea del curatore veneziano Marco Milan, coinvolge artisti e intellettuali colombiani e prende le mosse da Madrid, città ponte fra l’Europa e il Sudamerica, non solo per affinità linguistiche. È infatti un luogo emblematico nel cuore della capitale – il bellissimo Palacio de Linares, oggi sede di Casa de America in plaza Cibeles – a ospitare la prima tappa della piccola ma significativa mostra firmata da Milan.
“‘About the error’ è un progetto che nasce all’interno della piattaforma Tales on”, spiega Marco Milan, curatore e promotore del progetto, “che si ispira ai caffé letterari e si propone di riunire artisti e intellettuali per riflettere intorno a tematiche di carattere sociale, affinché nascano progetti di mutua influenza, fra arte e pensiero. Il risultato è la pubblicazione di libri, la generazione di mostre, di progetti site specific e di incontri in cui dialoghino insieme il mondo artistico e quello sociale”. L’associazione Tales on ha sede in un caffè di Belluno e ha per sponsor uno storico marchio di caffè made in Italy, Bristot, presente anche a Madrid con bellissime confezioni in latta, appositamente decorate per la mostra.
“L’elemento della parola è dominante”, continua Milan. “Si parte infatti dal libro, che è anche catalogo della mostra, ma che nella mostra viene decostruito. L’errore è il tema d’esordio su cui ho chiamato a interagire cinque artisti e cinque scrittori colombiani: errore non tanto nell’accezione negativa, quanto come punto di partenza di un diverso percorso, verso nuove opportunità. I Paesi del Sudamerica, e in particolare la Colombia, mi sono sembrati i più aperti oggi a vie alternative e a visioni meno convenzionali per la risoluzione di problemi economici e sociali. Da tali incontri nasce il libro d’autore, stampato in 500 copie, che verranno distribuite gratuitamente a istituzioni culturali di tutto il mondo”.
La pubblicazione de La Fabrica, elegante e sobria, raccoglie cinque racconti di altrettanti autori colombiani viventi, appartenenti a diverse generazioni ma tutti impegnati politicamente. Sono Oscar Collazos, giornalista e critico letterario (classe 1942), il pittore e romanziere Guillermo Linero Montes (1962), il poeta Juan Manuel Roca (1946) e il più giovane Efraim Medina Reyes (classe ‘67), noto in Italia per i romanzi pubblicati da Feltrinelli come La sessualità della pantera rosa e C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo. “In realtà”, specifica Milan, “gli scrittori sono solo quattro, perché il quinto è l’immaginario Robert H. Marlowe, pseudonimo dello stesso Medina Reyes, autore di due diversi testi”.
Contraltare alla parola scritta, le opere grafiche inedite di cinque artisti colombiani illustrano la pubblicazione: il tema dell’errore viene espresso da tutti nel medesimo e ridotto spazio bidimensionale di un foglio di 56×80 centimetri. Mateo Lopez vi annota le sue Cosas por hacer, che campeggiano solitarie in una pagina rigata; Bernardo Ortiz gioca con gli effetti ingigantiti in fotocopia di vecchi libri in Hotel el salto; Nicolas Paris Velez annovera le Memorabilia of errors, genetiche e sociali; il giovanissimo Daniel Salamanca inventa la figura di Leo Fines, personaje absurdo, cartografo responsabile dei tanti errori geografici che causarono guerre all’umanità; e infine Daniel Santiago Salguera in La miel y las hormigas ribalta le prospettive: la goccia di miele caduta per errore in cucina è la salvezza per un gruppo di affamate formiche.
Le installazioni che occupano due sale di Palazzo de Linares sono firmate dallo stesso Marco Milan. Tra le sontuose boiseries della sala Julio Cortazar, cinque piccoli monitor mostrano in contemporanea uno degli autori, Efraim Medina Reyes, impegnato nella lettura dei cinque diversi testi del libro. Non si tratta però della stessa identica immagine e l’ascolto in contemporanea genera totale straniamento e confusione. Solo avvicinandosi agli altoparlanti dei singoli monitor il testo diventa comprensibile, ma da vicino si perde la visione dell’immagine. Lo spettatore è dunque invitato alla caccia all’errore. La seconda installazione ricorda da vicino quella del padiglione dell’Angola, vincitore del Leone d’Oro all’ultima Biennale d’arte di Venezia: su cinque bancali sono infatti impilati in ordine i manifesti di carta con le opere degli altrettanti artisti colombiani coinvolti nel progetto, ad uso e consumo del visitatore.
Da Madrid, il progetto About the error approderà nel 2015 a Barranquilla, in Colombia.
Federica Lonati
Madrid // fino al 2 dicembre 2014
About the error/ Sobre el error
a cura di Marco Milan
Catalogo/libro d’artista edito da La Fabrica
CASA DE AMERICA
Plaza de la Cibeles 2
www.casadeamerica.es
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati