Surrealismo tropicale a Torino. Intervista a Tunga
Un assaggio della migliore arte contemporanea brasiliana è Torino, alla Galleria Franco Noero. Dove un maestro come Tunga mette in scena il suo surrealismo alchemico, pieno di mistero e di suggestioni primitiviste. Lo abbiamo intervistato nei giorni di Artissima
Video e intervista di Francesco Sala
Produzione Artribune Television
“Le immagini scompaiono e riappaiono: e in un certo senso si può usare questo fenomeno per spiegare come le cose stesse appaiano e scompaiano per ciò che esse sono. È un concetto che prendiamo dalla psicanalisi, quando diciamo che il corpo prende forma nel momento in cui riconosce se stesso come esistente. È allora che esiste”. È riduttivo limitare l’esperienza di Tunga (Palmares, 1952) alla sola arte visuale: l’artista brasiliano, tra i più importanti della sua generazione, è un intellettuale a tutto tondo; nobile pensatore che traduce in forma plastica, tra sculture ed enigmatiche installazioni, una concezione della creatività che nasce dal confronto con la lezione del Surrealismo. Per declinarsi secondo linguaggi di squisita originalità.
In collezione al LACMA, al Moderna Museet di Stoccolma e al Reìna Sofia arriva per la sua prima personale italiana a Torino, negli spazi rinnovati della Galleria Franco Noero.
L’abbiamo incontrato nei giorni di Artissima, per chiacchierare insieme della sua arte ma anche – in senso lato – della scena brasiliana. Come al solito frizzante e seducente.
Francesco Sala
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