Matteo Basilé all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. Lo spazio TIM del Terminal 1 diventa Temporary Museum con l’installazione digitale Celeritas: ecco le immagini
Sappiamo il valore di uno spazio commerciale, sappiamo anche quanto può costare ogni secondo di uno spot e che, tutto questo, aumenta di valore se avviene in uno dei punti di passaggio più potenti con un pubblico perenne di viaggiatori di tutto il mondo: il Terminal 1 dell’Aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino. Alla luce […]
Sappiamo il valore di uno spazio commerciale, sappiamo anche quanto può costare ogni secondo di uno spot e che, tutto questo, aumenta di valore se avviene in uno dei punti di passaggio più potenti con un pubblico perenne di viaggiatori di tutto il mondo: il Terminal 1 dell’Aeroporto Leonardo da Vinci, a Fiumicino. Alla luce di ciò, ma soprattutto alla luce delle immagini di Celeritas, l’installazione realizzata da Matteo Basilé per la campagna mobile della nuova rete mobile 4G di TIM, ci sembra una grande evoluzione della comunicazione commerciale. Gli spot ci sono ma fra un video e l’altro, non predominano, anzi si può dire che per arrivare a leggere l’offerta commerciale ci si nutre di quadri raffinati, ci si protegge con visioni che richiamano alla storia, alla natura, al viaggio, alla vita e all’amore. Temi “banali” quanto universali capaci di unire l’attenzione di qualsiasi persona nel luogo di transito assoluto come l’aeroporto.
Cinque digital-tableaux vivant, dipinti da 600 fotogrammi al secondo per raccontare con atmosfere rarefatte il momento dell’incontro o del saluto: visioni lentissime che scompongono gli stati d’animo in frazioni sentimentali capaci di contrastare l’assurdità della velocità quotidiana. Una scelta coraggiosa che unisce arte e tecnologia e che, per rimanere coerente fino in fondo, usa gli abiti di due giovani designer – Ludovica Amati e Fabio Quaranta – e di una delle più importanti sartorie di costume italiane, la Sartoria Farani di Luigi Piccolo. Un progetto realizzato da Art for Communication per Telecom Italia che mira all’attenzione di migliaia di persone di passaggio, mostrando qualcosa che esprima la bellezza di un gesto in una immagine e il lavoro di un artista che ha saputo contestualizzare la sua opera confrontandosi con le difficoltà di una prassi espositiva destinata all’annuncio.
– Clara Tosi Pamphili
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