Sondaggio. E se il prossimo Presidente della Repubblica restituisse il Quirinale agli italiani? Si accende il dibattito in vista dell’addio di Napolitano: Voi come la vedete?

Il dibattito l’aveva aperto, indirettamente, Elvira Savino, deputata di Forza Italia: “Il Quirinale è la casa di tutti gli italiani: è inammissibile che per visitarlo si chieda un biglietto di 10 euro”. La presa di posizione è stata ripresa da molti – anche da Artribune – e dal piano economico (il costo del biglietto) la […]

Il dibattito l’aveva aperto, indirettamente, Elvira Savino, deputata di Forza Italia: “Il Quirinale è la casa di tutti gli italiani: è inammissibile che per visitarlo si chieda un biglietto di 10 euro”. La presa di posizione è stata ripresa da molti – anche da Artribune – e dal piano economico (il costo del biglietto) la discussione si è presto spostata sul piano funzionale: perché la reggia che ospitò i Papi, i Savoia e infine i Presidenti della Repubblica deve continuare a rimanere pressoché inutilizzata come residenza del capo dello Stato? E non – come accade in mezzo mondo per realtà simili, dal Louvre a Parigi alla Città Proibita a Pechino – diventare “la casa degli italiani”, come ha più volte detto lo stesso Giorgio Napolitano?
Il tema viene ora affrontato analiticamente dall’inappuntabile Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera: “Sarebbe un torto alle istituzioni scegliere per la presidenza della Repubblica una sede nobile ma diversa spalancando finalmente a tutti uno dei palazzi più importanti del pianeta?”, domanda il giornalista. Prima di sciorinare da par suo una serie di dati ed elementi a sostegno dell’argomento: “La Hofburg di Vienna”, riferisce a titolo di esempio, “per secoli cuore del potere degli Asburgo, ospita oggi solo un ufficio di rappresentanza della presidenza più la sede dell’Osce e soprattutto una straordinaria rete di istituzioni culturali. Dal Museo di Storia naturale alla Biblioteca Nazionale, dall’Albertina alla Scuola d’Equitazione Spagnola fino al celebre Kunsthistorisches che fa da solo un milione e 300 mila ingressi l’anno”.
Inizia un nuovo anno, ci sarà dopo tanto tempo un nuovo inquilino al Quirinale. Noi aggiungiamo: faccia come primo atto la scelta di vivere altrove (palazzi all’altezza non mancano nella capitale) e lasci il Quirinale ai cittadini e ai turisti. Sarebbe un volano senza confronti per tutta la città di Roma, che peraltro guadagnerebbe uno straordinario parco pubblico e soprattutto tanti posti di lavoro e un grande indotto turistico. Questa a nostro parere dovrebbe essere la prima azione del nuovo capo dello stato: tra l’altro piuttosto omogenea, almeno in linea di principio, con il mood del governo su queste questioni. Ma cosa fare dentro al Quirinale? Un Museo del Quirinale stesso? Il Museo degli italiani? Il Museo della Storia dell’Italia Unita? Diteci le vostre idee, e partecipate al sondaggio che a breve troverete sulla homepage di Artribune…

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