Le donne Max Mara. Ecco le finaliste 2011 del prize for women londinese
E le quote azzurre? Ci sarebbe di che invocarle, visto che qui di maschile c’è solo l’oggetto, un premio. Donne le concorrenti, donne le giurate. Altrimenti, del resto, non si chiamerebbe Max Mara art prize for women. Sì, a promuoverlo c’è la notissima griffe di Reggio Emilia, assieme alla Whitechapel Art Gallery di Londra, dove […]
E le quote azzurre? Ci sarebbe di che invocarle, visto che qui di maschile c’è solo l’oggetto, un premio. Donne le concorrenti, donne le giurate. Altrimenti, del resto, non si chiamerebbe Max Mara art prize for women. Sì, a promuoverlo c’è la notissima griffe di Reggio Emilia, assieme alla Whitechapel Art Gallery di Londra, dove è basato.
Ora siamo alla quarta edizione, ed alla comunicazione della shortlist, rigorosamente infarcita di artiste donne a residenti ed operanti nel Regno Unito: si tratta di Christina Mackie, Avis Newman, Emily Wardill, Spartacus Chetwynd e Laure Prouvost. Fra di loro la giuria, presieduta da Iwona Blazwick, Direttrice della Whitechapel Gallery e composta dal critico Gilda Williams, dalla gallerista Amanda Wilkinson, dall’artista Lisa Milroy e dalla collezionista Muriel Salem, selezionarà la vincitrice, premiata con una residenza sei mesi in Italia ed una mostra alla Whitechapel.
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