In diretta da Lione: prima giornata di anteprima, ottima qualità e intensità nelle due sedi della Biennale
Prima giornata di apertura per la stampa e i professionisti del settore, ieri alla Biennale di Lione. Molto fermento soprattutto alla Sucrière, la sede principale. Code all’apertura, molta gente fino alla chiusura. La qualità delle proposte appare di ottimo livello, l’allestimento travolgente per intensità, ma sempre leggibile. L’impressione è la stessa anche al Mac, l’altra […]
Prima giornata di apertura per la stampa e i professionisti del settore, ieri alla Biennale di Lione. Molto fermento soprattutto alla Sucrière, la sede principale. Code all’apertura, molta gente fino alla chiusura. La qualità delle proposte appare di ottimo livello, l’allestimento travolgente per intensità, ma sempre leggibile. L’impressione è la stessa anche al Mac, l’altra delle due sedi che accolgono la maggioranza delle opere. Qui spicca il confronto tra Marlene Dumas e Alberto Giacometti, oltre alle installazioni più che avvolgenti di Eva Kotatkova e Diego Bianchi; alla Sucrière, molti i punti forti, forse su tutto spicca la messa in scena di Breathe, pièce di Beckett, ripetuta più volte durante la giornata.
Hanno animato la giornata anche le performance di Ernesto Ballestreros, Laura Lima, Marina De Caro e Benjamin Seror, oltre a dibattiti e conferenze e al saluto di Thierry Raspail, direttore artistico, e Victoria Noorthoorn, curatrice.
– Stefano Castelli
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