Il viaggio di Alessandro Facente. Da Roma a New York, indagando pratiche creative e curatoriali
Passione e determinazione, per il giovane curatore romano. Oggi in residenza alla Fondazione NARS di New York. Diversi progetti curatoriali e una collettiva in corso in un project space. Ce la racconta lui stesso, in questo video
Alessandro Facente e la sua avventura a New York. Un rapporto iniziato qualche viaggio fa e adesso consolidatosi, con una permanenza più lunga e una serie di progetti significativi. CURATICISM | The Gam, innanzitutto, seguito con la NARS Foundation, dove ha un incarico come special projects curator: un’operazione che lui stesso definisce come “spoken words exhibition”, mostra fatta di parole parlate, con la logica di un talk. Al centro dell’obiettivo il processo con cui le opere degli artisti si generano, a partire da esperienze biografiche, dall’attualità, dal mondo intorno. L’atto curatoriale diventa allora un atto di tessitura, che ha per oggetto non tanto e non solo le opere finite, quanto le loro relazioni con gli autori, le pratiche creative, i pensieri all’origine.
Parallelamente, lo scorso 5 dicembre, Facente ha inaugurato la collettiva “Heading Southwest [About Practice#2]”, presso la Cuchifritos Gallery + Project Space del centro di residenza Artists Alliance. In mostra ci sono Rebecca Howard, Katrina Neuman e il duo Really Large Numbers, di cui viene evidenziato l’approccio comune rispetto al reale, indagato nel suo coté nascosto, stratificato, enigmatico. Sogni, segni, suoni, testi stampati, oggetti comuni, ma anche paesaggi e fenomeni naturali, vengono utilizzati per costruire nuove dimensioni narrative ed immaginative, nuove mitologie personali, nuovi territori della surrealtà. Si tratta della seconda tappa di un altro e più vasto progetto, dal titolo “About Practice”, strutturato come una serie di collettive che si interrogano sul lavoro dell’artista in relazione al senso del reale. Il primo appuntamento si era svolto alla galleria Giuseppe Pero di Milano, nel Febbraio 2014, con gli artisti Arianna Carossa, Tom Pnini e Marta Roberti.
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