Se una volta gli appassionati d’arte si spostavano guidati da grandi mostre ed eventi ricorsivi – biennali, triennali, quinquennali… – ora seguono piuttosto l’avvicendarsi delle fiere. E non è affatto detto che nel giro di pochi anni non saranno le case d’aste a dettare l’agenda.
Questo weekend, almeno per gli europei, si trascorre dunque a Ginevra. A fare da traino, ArtGenève, diretta da Thomas Hug. Una rassegna che si autodefinisce “salon d’art”; che mette insieme moderno, contemporaneo e design; che miscela gallerie, collezioni istituzionali e private, spazi indipendenti e curatori; che lavora, almeno nella parte più prettamente espositiva, con un tema guida (che quest’anno è Centri e periferie); e che per l’edizione 2015 inaugura il proprio temporaneo parco di sculture, naturalmente a bordolago: undici opere di autori come Adel Abdessemed, Lynn Chadwick e Piotr Uklanski. E se pensate che si tratti di un evento di second’ordine, che sconta la presenza sul territorio nazionale di una concorrente come Art Basel, vi sbagliate. Per dire, ci sono nomi internazionali come Blain Southern e Gagosian, Templon e Ropac. E dall’Italia: una presenza piuttosto nutrita e variegata, che mette insieme Massimo Minini con Massimo De Carlo, Mazzoleni con P420 (e non citiamo le ticinesi come Cortesi e Dabbeni).
Come da programma, durante le fiere molte mostre inaugurano o vengono aperte in orari inconsueti, magari organizzando eventi serali ad hoc. E pure a Ginevra non si smentisce la consuetudine. E così, nel CAC diretto da Andrea Bellini, spazio a due nuove mostre (più una): una personale del mitico regista americano Ernie Gehr, che in Svizzera porta otto videoinstallazioni, di cui quattro totalmente inedite; cambia tutto al secondo piano della Kunsthalle, con l’artista svizzero Raphael Hefti, di quasi trent’anni più giovane e tutto concentrato sui materiali, nella fattispecie acciaio, alluminio, titanio e cuoio, e le varianti cromatiche che assumono se sottoposti ad altissime temperature; infine, spazio project per Alfredo Aceto, torinese classe 1991 che lavora a Losanna ed è stato in residenza proprio al CAC.
E se nello stesso edificio del CAC c’è pure il più esteso museo d’arte contemporanea svizzero, il MAMCO (che se aggiornasse il proprio sito non farebbe male…), il quartiere tutto intorno è quello “des bains”, distretto artistico in cui affogare tutte le proprie velleità di visita. Gallerie e spazi di varia natura hanno inaugurato insieme il 15 gennaio e il 29 fanno serata, a partire dalle 18 e fino alle 21. Cosa andare a vedere? Beh, tutto, ma se proprio dovessimo scegliere, si potrebbe pescare un nome “strutturato”, ovvero Paul McCarthy da Art & Public, e uno italiano ormai ben più che promettente, ovvero Andrea Mastrovito da Bärtschi.
Volete finanche la novità? Eccovi serviti con la Galerie Marco Rossi, che è alla seconda mostra. Nientemeno che con David Byrne, per una “collectable retrospective” curata da Martina Cavallarin e Marco Puntin. Anche questa mostra, aperta giovedì 29 gennaio fino alle 21, e poi fino al 5 marzo.
Marco Enrico Giacomelli
Ginevra // dal 29 gennaio al 1° febbraio 2015
ArtGenève 2015
PALEXPO
Rue François-Peyrot 30 (Aeroporto)
http://artgeneve.ch/
Ginevra // dal 30 gennaio al 26 aprile 2015
inaugurazione 29 gennaio ore 18
Ernie Gehr – Bon voyage
Rapahel Hefti – Or or or
Ginevra // dal 30 gennaio al 3 maggio 2015
inaugurazione 29 gennaio ore 18-21
Alfredo Aceto
CAC
Rue des Vieux-Granadiers 10
www.centre.ch
Ginevra // fino al 27 febbraio 2015
Paul McCarthy – Photographs 1977-1996
ART & PUBLIC
Rue des Bains 37
www.artpublic.ch
Ginevra // fino al 14 marzo 2015
Andrea Mastrovito – Les Étrangers
ART BÄRTSCHI & CIE
Rue du Vieux-Billard 24
www.artpublic.ch
Ginevra // dal 30 gennaio al 3 maggio 2015
inaugurazione 29 gennaio ore 18-21
David Byrne
GALERIE ROSSI
Rue du Puits-Saint-Pierre 2
www.galerierossi.com
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