Italia-Turchia, nel côté della Biennale di Istanbul l’Istituto Italiano di Cultura la mette sul piano della videoarte
Non si tratta tanto di una sfida tra campioni, quanto di un confronto e di un dialogo tra due realtà diverse e tra i modi di visualizzare la realtà attraverso l’arte. Quali realtà? Quella italiana e quella turca. Sì, perché mentre Istanbul si pone ancora più al centro dell’attenzione dell’artworld inaugurando l’attesa biennale, sulle rive del […]
Non si tratta tanto di una sfida tra campioni, quanto di un confronto e di un dialogo tra due realtà diverse e tra i modi di visualizzare la realtà attraverso l’arte. Quali realtà? Quella italiana e quella turca. Sì, perché mentre Istanbul si pone ancora più al centro dell’attenzione dell’artworld inaugurando l’attesa biennale, sulle rive del Bosforo capita di trovare anche il Belpaese in prima linea: il giorno è il 20 settembre, e l’evento è Anteprima, progetto collaterale coordinato da Francesca Ganzenua e dall’Associazione Album Arte di Roma.
Nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura quattro artisti italiani e turchi si confrontano in una notte di screening video e proiezioni, coordinati dalle curatrici Maria Rosa Sossai e Beral Madra. I nomi? Ra di Martino, Ferhat Özgür, Sabrina Mezzaqui, Neriman Polat. Le artiste italiane scelgono di analizzare stereotipi ed immaginari condivisi, anche attraverso un ritratto intimo del mondo che le circonda. I turchi fanno del discorso sociale e politico, dell’analisi di un Paese sempre più emergente, a livello economico e culturale, la chiave di lettura delle proprie opere. Significativo anche lo schieramento di collaborazioni che il progetto chiama in causa, con partner – tra gli altri – come le gallerie Monitor di Roma e Continua di San Gimignano.
– Santa Nastro
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