Greta Boldini, appunti di scouting da AltaRoma. Couture contemporanea e seduzioni d’antan
Adorabile l'ultima collezione di Greta Boldini, brand guidato da due giovani stilisti. Una sfilata di qualità, per l’edizione invernale di AltaRoma 2005. In passerella una donna che sfrutta ancora il fascino della couture, indossandolo in scioltezza, nel quotidiano
Dieci donne sedute che disegnano un’immagine teatrale, a chiusura della sfilata: un finale colto, degno nipote di certe foto di Irving Penn degli anni ’40, nonché figlio delle più attuali scenografie di moda di Antonio Marras. Negli spazi destinati dal Maxxi ad AltaRoma, per l’ultima edizione dell’evento capitolino, i due designer di Greta Boldini salutavano il pubblico con questa immagine. Giovanissimi e molto bravi.
Era la preview della collezione autunno inverno 2015/16, battezzata “Crudeltà e Splendore”. Un titolo da romanzo di appendice, che pungola la curiosità di sapere, di capire: chi è quella donna vestita di seta e ricami, quasi senza trucco, coperta da pellicce patchwork e di giacche maschili? Giocano con quest’effetto mistero, i due stilisti. E conoscono bene l’eleganza con cui comporre un collage, tra leggerezze e pesantezze sovrapposte, garantendo il distacco da certe tradizioni anacronistiche.
Affezionati in ogni loro collezione al ricamo, qui riescono a declinarlo per il loro scopo, sovrapponendolo al colore pieno per attenuare ogni certezza, mentre sottolineano parti dell’abito in lana con svirgolature in piume e frammenti di specchio. Perfetta, infine, la collaborazione con Woodoo Jewels per i gioielli.
Una storia che conferma la qualità del lavoro di scouting romano: Alexander Flagella, designer di accessori, e la stilista Michela Musco, entrambi usciti dal Polimoda di Firenze, sono stati finalisti della nona edizione di “Who is on Next?”, il concorso realizzato da AltaRoma in collaborazione con Vogue. Due talenti che raccontano il valore della sartoria in un progetto contemporaneo. Il lavoro a quattro mani iniziava nel 2011, con un nome che lega il fascino cinematografico di Greta Garbo all’anima femminile delle tele di Giovanni Boldini, non temendo di dichiarare una passione per la couture d’altri tempi. Attualizzandola, senza incertezze.
Clara Tosi Pamphili
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