È senza limiti il quadro dell’arte. Klas Eriksson e Be Andr da Eduardo Secci
Eduardo Secci Contemporary, Firenze – fino al 21 marzo 2015. Parole e frasi giganti in legno e vinile da un lato, tele neo-turneriane astratte, dipinte con fumogeni da stadio dall’altro. Doppia personale nordica per la giovane galleria toscana.
Se è vero che l’arte da sola non è in grado di cambiare il mondo, è indubbio quanto possa innescare riflessioni con il potere di trasformare. Come gli spettatori traducono e interpretano i limiti di essa nel mondo reale diviene allora territorio di analisi molto meno sterile di quella dei suoi meri oggetti, e soprattutto confini. Questi limiti che ci/si trasformano sono i medesimi indagati da Be Andr (Oslo, 1978; vive a Londra) e Klas Eriksson (1976; vive a Stoccolma) nella loro doppia personale.
Parole e frasi giganti in legno e vinile ricercano allora un nuovo ordine spaziale, trascendendo la dimensione intimista cui siamo soliti relegare la scrittura, accanto a neo-turneriane tele astratte, dipinte con fumogeni da stadio, in cui ad essere circoscritta invece è la collettività del loro abituale raggio d’azione. Opere che mettono in discussione la deontologia dell’arte e le sue più implicite contraddizioni: cosa identifica la pratica artistica, l’esperienza dell’oggetto o l’oggetto stesso? Nessuna delle due: giacché siamo sempre noi, in fondo, a scegliere ciò che vogliamo tramutare in arte.
Sarah Venturini
Firenze // fino al 21 marzo 2015
Klas Eriksson / Be Andr – Transformative Limits
a cura di Lorenzo Bruni
EDUARDO SECCI
Via Maggio 51r
055 283506
[email protected]
www.eduardosecci.com
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/41464/be-andr-klas-eriksson-transformative-limits/
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