Immagini dalla preview di Carpaccio a Conegliano. Una piccola-grande mostra, che svela una luce nuova sugli ultimi anni del maestro veneziano
“Oggi si possono fare delle grandi mostre, ma quasi nessuno se le può permettere. Oppure si possono fare delle mostre focalizzate, di ricerca, che analizzino particolari temperie o aspetti dell’arte“. Così il curatore Giandomenico Romanelli ha esordito presentando la mostra dedicata a Vittore Carpaccio che si apre oggi a Palazzo Sarcinelli di Conegliano: che si […]
“Oggi si possono fare delle grandi mostre, ma quasi nessuno se le può permettere. Oppure si possono fare delle mostre focalizzate, di ricerca, che analizzino particolari temperie o aspetti dell’arte“. Così il curatore Giandomenico Romanelli ha esordito presentando la mostra dedicata a Vittore Carpaccio che si apre oggi a Palazzo Sarcinelli di Conegliano: che si pone in realtà a cavallo fra le due fattispecie. Non mancano infatti capolavori in grado di farne un evento molto seguito – dal celebre Leone Marciano al Salvator Mundi, al San Giorgio e il drago dell’Abbazia di San Giorgio -, ma l’approccio è quello della ricerca, con un focus sugli ultimi anni della produzione capace di incidere sulla storiografia dell’artista. Se ne riperlerà a breve su Artribune con una recensione arricchita dall’intervista a Romanelli: intanto, una carrellata di immagini dalla preview…
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