Calcio e cultura scendono in campo. A Firenze la partita Fiorentina-Roma scaccia l’immagine del tifoso-vandalo. Chi entra allo stadio vince una giornata nei musei
Associare la parola cultura alla parola calcio, dopo i fatti accaduti lo scorso 19 febbraio, in occasione della partita Europa League Roma – Feyenoord, suona un po’ come una contraddizione amara. Si riapre una ferita e le immagini dello scempio compiuto dai tifosi olandesi in piazza di Spagna tornano alla mente, nitide: la Fontana della […]
Associare la parola cultura alla parola calcio, dopo i fatti accaduti lo scorso 19 febbraio, in occasione della partita Europa League Roma – Feyenoord, suona un po’ come una contraddizione amara. Si riapre una ferita e le immagini dello scempio compiuto dai tifosi olandesi in piazza di Spagna tornano alla mente, nitide: la Fontana della Barcaccia – capolavoro di Pietro Bernini – coperta di rifiuti, pressa a bottigliate, irrimediabilmente lesionata. Un’invasione barbarica scandalosa.
A contrastare questa brutta visione, accostando daccapo i due termini, è la città di Firenze. In vista della sfida Fiorentina – Roma, attesa per giovedì 12 marzo, il sindaco Dario Nardella ha annunciato un “gemellaggio culturale”: come da delibera comunale, i possessori del biglietto per la partita potranno entrare gratuitamente nei Musei Civici cittadini, per l’intera giornata, incluso il Museo Novecento, che per l’occasione sarà aperto dalle ore 10 alle 19, non stop. Insomma, il tifoso in trasferta si guadagna una pausa colta, contrapponendo all’immagine del vandalo quella dell’appassionato d’arte. Calcio e cultura in campo, insieme, a difesa dell’arte e della bellezza. Un gesto simbolico, per raccontare un’altra storia, un altro modo di vivere il gioco, le città e il bene comune.
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