Lo Strillone: la Street Art secondo Vincenzo Trione su La Lettura. E poi Riccardo Muti, Dario Fo, Palma il vecchio
“Fa scuola Banksy: è invisibile e, insieme, creativo mediatico per eccellenza”. Per chi vuole lanciarsi nella dietrologia, o forse nella chiromanzia, ci potrebbero essere segnali per i contenuti del Padiglione Italia alla prossima Biennale: mentre rifinisce la lista degli artisti, il curatore Vincenzo Trione analizza il boom della Street Art su La Lettura. “Accanto a […]
“Fa scuola Banksy: è invisibile e, insieme, creativo mediatico per eccellenza”. Per chi vuole lanciarsi nella dietrologia, o forse nella chiromanzia, ci potrebbero essere segnali per i contenuti del Padiglione Italia alla prossima Biennale: mentre rifinisce la lista degli artisti, il curatore Vincenzo Trione analizza il boom della Street Art su La Lettura. “Accanto a provocazioni coraggiose, tra i seguaci prevalgono le tentazioni mondane. Ci sono intelligenza, mestiere e fiuto, tuttavia manca una sincera tensione espressiva”. “Politica culturale, l’Italia non si è desta”: è il maestro Riccardo Muti a dire la sua in un’intervista a Il Mattino di Napoli. “La procedura di manifestazione d’interesse per scegliere il nuovo sovrintendente al Teatro San Carlo? Un metodo assurdo e populista, che fa solo male al teatro. Si sono candidati tanti signor nessuno. Uno sfacelo”.
“Quando mori, Raffaello aveva appena trentasette anni. Si racconta che per il dolore anche i sampietrini si staccarono, rotolando fuori dal selciato, e mezza Roma urlando piangeva disperata”. Su Il Fatto Quotidiano è Dario Fo a raccontare alla sua maniera “il pittore e la passione per Margherita, ex prostituta e sua sposa: c’è il suo volto dietro sante, veneri e ninfe”. “Fa capire quanto fosse lui l’autentico erede dei Giovanni Bellini e dei Cima; quanto fosse intimo di Lotto a Venezia (perché dalla Lombardia la famiglia fugge presto in Laguna: in quella che al tempo era la capitale); quanto sia il ritrattista della bellezza muliebre e della moda del tempo; quanto siano dolcissime le sue Madonne con il Bambino: Sacre Conversazioni per private devozioni e non dedicate agli altari, tutte giocate sugli sguardi che s’incrociano”. Questi i pregi della mostra Palma il vecchio, lo sguardo della bellezza, appena inaugurata alla GAMeC di Bergamo: ne scrive Fabio Isman su Il Messaggero.
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