Lo Strillone: capolavori della Pinacoteca di Brera adottati da aziende su Sette. E poi sciopero agli Uffizi, Museo del vicino Oriente, Piero della Francesca
“I colori tornano a splendere grazie ai big della finanza”. Sette, il supplemento del Corriere della Sera, racconta il bel progetto di Borsa Italiana: capolavori della Pinacoteca di Brera adottati da aziende, quotate e non, con un impegno richiesto che va da 15 a 35mila euro. “Viviamo nel Paese più bello del mondo, con una […]
“I colori tornano a splendere grazie ai big della finanza”. Sette, il supplemento del Corriere della Sera, racconta il bel progetto di Borsa Italiana: capolavori della Pinacoteca di Brera adottati da aziende, quotate e non, con un impegno richiesto che va da 15 a 35mila euro. “Viviamo nel Paese più bello del mondo, con una tradizione culturale forte e un patrimonio artistico che ha un grande potenziale per creare valore economico. Determinante è la capacità di promuoverlo e valorizzarlo”, dice Luca Peyrano, responsabile dei mercati primari per l’Europa continentale del London Stock Exchange Group. Da una notizia buona a una pessima, stavolta sulla casa madre Corriere della Sera: si rischia lo sciopero che chiuderebbe gli Uffizi nel fine settimana di Pasqua. In agitazione “i quattrocento lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini, la società privata che si occupa dei servizi — dalla biglietteria, al guardaroba, fino al bookshop — in una quindicina di musei statali della città”.
“Dall’archeologia della Sapienza riparte il dialogo nel Mediterraneo”. Il Tempo riferisce dell’inaugurazione del Museo del vicino Oriente Egitto e Mediterraneo dell’Università La Sapienza, a Roma, negli spazi rinnovati del Palazzo del Rettorato che ospitano anche il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea e l’InfoPoint museale. “Rilanciare l’università come luogo di cultura, di arte e di sapere”, afferma il Rettore Eugenio Gaudio. “II nostro compito è educare al confronto e stimolare la conoscenza critica”. Reggio Emilia celebra, con una bella mostra, la scienza di Piero della Francesca: Italia Oggi presenta la mostra di Palazzo Magnani, che indaga il lato scientifico dell’arte dell’artista. “Una scoperta sconvolgente, una originalissima innovazione, una rivoluzione epocale. Il suo nome è ‘prospettiva’. Il suo luogo: Italia centrale. Il suo tempo: XV secolo. Il suo regno: la pittura. Qualcosa c’era anche prima, ma erano solo accenni”.
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