Brooklyn come la Scandinavia. In sala arriva The Drop
Presentato al Torino Film Festival, arriva nelle sale il thriller dalle reminiscenze nord europee. Tra mazzette, malavita e corruzione, “The Drop – Chi è senza colpa” racconta una storia profondamente americana che passa attraverso gli sfumati contorni che separano il bene dal male.
La prima immagine con quale apre The Drop è uno specchio d’acqua di una pozzanghera nella quale si riflette, brillante come una fotografia di Saul Leiter, il ponte di Brooklyn, progettato oltre un secolo fa da John Augustus Roebling per collegare il popoloso quartiere all’East River e spesso tramutatosi in silenziosa comparsa cinematografica. Quella superficie riflettente che da una parte circoscrive geograficamente il raggio d’azione della storia, dall’altra dichiara fin da subito la natura doppia e distorta che ben si sposa con il gioco delle parti messo in scena dai suoi protagonisti, attenti a non mostrare mai la loro vera natura per non veder smascherato il loro bluff.
Diretto dal belga Michaël R. Roskam, già regista del celebrato Bullhead, il film è la trasposizione cinematografica del romanzo breve Animal Rescue di Dennis Lehane, qui anche alla sceneggiatura, già autore di noir e thriller divenuti poi pellicole di successo (Mystic River, Shutter Island). Ambientato nei quartieri periferici di Brooklyn ai quali il regista da un’impronta nordeuropea, grazie anche a una fotografia giocata sulla variazione cromatica di colori freddi ma al tempo stesso riflettenti, lucidi, The Drop mette in scena una storia fatta di corruzione, tradimenti di sangue e alleanze opportuniste che Bob Saginowki (Tom Hardy), taciturno e solitario barman, cerca di schivare finendo ugualmente per venirne risucchiato quando il pub nel quale lavora diventa protagonista di una rapina andata male, vedendo in un cucciolo di pitbull abbandonato e in una cameriera insicura una via d’uscita dalla solitudine sterile e ripetitiva della sua vita.
Roskam dirige una pellicola dal ritmo lento, nella quale, scena dopo scena, aumenta il livello di tensione, costruito principalmente attorno alla figura dell’apparente serafico Bob, pronto a esplodere nel risolutivo finale nel quale tutte le carte vengono scoperte e ogni personaggio è mostrato per la sue vera natura. La solida sceneggiatura fa di The Drop un thriller tecnicamente ineccepibile nel quale i sobborghi di Brooklyn hanno un ruolo di primo piano nel rappresentare un lato dell’America fatto dall’incontro/scontro di culture diverse, microrealtà radicate all’interno di una società che le ingloba e finge di non vederle, lasciandole scorrere marginalmente.
Coadiuvato dalle ottime interpretazioni di Tom Hardy e James Gandolfini, qui alla sua ultima apparizione sul grande schermo, The Drop, racconta senza giudicare, mostrandoci i labili confini che separano il bene dal male, apparentemente necessari per sopravvivere.
Manuela Santacatterina
Michaël R. Roskam – The Drop. Chi è senza colpa
USA – 2015 – drammatico – 105′
www.20thfox.it
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