FuoriLuogo. A Pordenone l’arte scende in strada
Da metà aprile, la città di Pordenone sarà protagonista di "FuoriLuogo. Arte contemporanea fuori dal museo". Un progetto di riqualificazione urbana promosso da Ubik Art e Franzo. Con dodici condomini, dodici artisti internazionali e due anni per generare un percorso diffuso di Street Art.
L’obiettivo di FuoriLuogo è creare uno spazio espositivo all’aperto all’insegna dell’arte di strada. Un percorso in cui gli attori partecipanti gestiranno tutte le fasi del progetto, dall’ideazione alla creazione concreta, che vede il coinvolgimento di aziende private, cittadini, amministrazioni pubbliche e associazioni culturali, che considerano la cultura come valore aggiunto, riqualificando non solo il proprio stabile, ma soprattutto mettendolo a disposizione della comunità come veicolo di arte, cultura e socialità.
Realizzatrice di questo progetto è l’associazione Ubik Art, guidata da Giuseppe Carletti, dall’artista Mattia Lullini e Massimo Franzo dell’impresa Franzo, promotori di un’arte sociale e capace di dare nuovi stimoli e creare circoli virtuosi.
FuoriLuogo. Arte contemporanea fuori dal museo nasce come una volontà collettiva di ridefinizione urbana alternativa, per fare in modo che l’arte diventi chiave e strumento per una riappropriazione dell’ambiente cittadino, e che rigeneri questi luoghi come luoghi di incontro e aggregazione. Pordenone ha scelto di farsi rappresentare dalla Urban Art, una forma espressiva che sempre più riesce, con la sua impetuosità e capacità comunicativa, a raccogliere un pubblico molto vasto. Un contesto che ha la capacità, oltre che quella di cambiare temporaneamente un quartiere e creare nuovi spazi di interesse di tipo turistico, culturale e sociale, e anche quello di attrarre investimenti.
Gli artisti coinvolti, tra cui molti internazionali, sono l’americano Momo, l’ungherese Interesni Kazki, l’olandese Erosie, il duo francese THTF, il polacco Nespoon, lo spagnolo Xuan Alyfe, il francese Horfee, lo svedese Ekta e gli italiani 108nero, Geometric Bang, Mattia Lullini e Alina Vergnano. Gli edifici che verranno ridefiniti sia da un punto di vista artistico che energetico, usufruiranno di ponteggi e il tutto verrà finanziato da aziende private partner del progetto, tra cui Franzo, Ivicolors, Sigma Coatings PPG. Una forma di finanziamento privato, propositivo e positivo per il coinvolgimento del pubblico, accolta con entusiasmo dal Comune di Pordenone, che oltre a patrocinare l’iniziativa, mette a disposizione la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato per incontri e laboratori, studiando forme di incentivo specifico, come l’esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico. Questo non solo per la valenza culturale, ma soprattutto per il contributo di riqualificazione urbana.
Nel mese di aprile, il condominio Incis di via Oberdan sarà il primo edificio coinvolto nella ridefinizione tecnica e nell’intervento artistico. Abitata da nove famiglie proprietarie, entusiaste dell’iniziativa proposta dall’amministratore, hanno scelto, tra la selezione proposta, il progetto artistico di Alina Vergnano (Sussuri), giovane artista e illustratrice torinese, attualmente residente a Göteborg. Il progetto successivo sarà presso un palazzo di Porcia, mentre si cercano contatti per portare il progetto in provincia e fuori Regione.
Terry Peterle
www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/come-procede/fuoriluogo-arte-riqualificazione
www.aicsfvg.it/associazioni/pordenone/associazione-ubik-art/
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