Prado tricolore: a Gabriele Finaldi, emigrato alla National Gallery di Londra, succede come direttore aggiunto Miguel Falomir Faus, capo del dipartimento di pittura italiana del Rinascimento
SE NE VA UN ITALIANO, ARRIVA UNO STUDIOSO DI ARTE ITALIANA Nomina interna al Prado per la sostituzione di Gabriele Finaldi. Il consiglio di amministrazione del museo ha approvato infatti la scelta di Miguel Falomir Faus – attuale capo del dipartimento di pittura italiana del Rinascimento – a nuovo direttore aggiunto di conservazione e investigazione […]
SE NE VA UN ITALIANO, ARRIVA UNO STUDIOSO DI ARTE ITALIANA
Nomina interna al Prado per la sostituzione di Gabriele Finaldi. Il consiglio di amministrazione del museo ha approvato infatti la scelta di Miguel Falomir Faus – attuale capo del dipartimento di pittura italiana del Rinascimento – a nuovo direttore aggiunto di conservazione e investigazione della prestigiosa istituzione spagnola. Falomir entrerà in carica già il primo di giugno, facilitando così il passaggio di consegne con l’italo-inglese Finaldi, che lascerà definitivamente Madrid nella seconda metà di agosto, alla volta della National Gallery di Londra. Non ancora cinquantenne, originario di Valencia, Falomir da diciott’anni è capo del dipartimento di Conservazione del Prado, con un curriculum scientifico impeccabile.
LO SCOPRITORE DELLA GIOCONDA DEL PRADO
Fra i massimi specialisti di pittura veneziana del XVI secolo, da sempre “si cura” di Tiziano, Tintoretto, Raffaello e Beato Angelico e dei tanti altri pittori italiani del Rinascimento che costituiscono l’ossatura delle collezioni reali del museo. Portano la firma di Falomir alcuni importanti eventi espositivi organizzati a Madrid nell’ultimo decennio, come la mostra su Tiziano nel 2003, quella dedicata a Tintoretto nel 2007, il Ritratto nel Rinascimento nel 2008 e la più recente sull’Ultimo Raffaello (2013), nonché la scoperta della Gioconda del Prado, quadro considerato oggi, dopo l’accurato restauro, una copia autentica e coeva del celebre ritratto di Leonardo da Vinci.
È SUO IL CATALOGO RAGIONATO DI TIZIANO
Falomir – che ha commentato la propria nomina alla stampa come un riconoscimento allo straordinario lavoro di tutti i conservatori del museo – ha dichiarato, tra le sue intenzioni, di voler potenziare il Centro Studi del Prado, creando una connessione ideale tra università e museo. Risvegliare l’interesse dei giovani studiosi per la pittura antica è uno degli obiettivi del nuovo direttore aggiunto del museo madrileno. Del Prado, infatti, si parla oggi come di un modello di gestione in termini sia di alto profilo scientifico, sia per le capacità manageriali di attrarre nuovo pubblico. Secondo Falomir, “l’apparato scientifico è il vero talento dell’istituzione, perché il museo non diventi una Disneyland”. E in attesa di preparare le celebrazioni per il bicentenario del Prado (2019), il nuovo direttore sta per concludere l’opera monumentale del catalogo ragionato di Tiziano.
– Federica Lonati
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