Milano. 15 foto della nuova Fondazione Prada a 10 giorni dall’apertura. Ce la farà a finire i lavori per l’opening di inizio maggio?
Guardate queste immagini: che direste se vi dicessimo che si tratta di un edificio che si inaugurerà fra un paio di settimane? Che abbiamo assunto dosi massicce di allucinogeni? E invece è proprio così: così si presenta alla data di oggi – 21 aprile – il cantiere della nuova Fondazione Prada, a Milano. Che inaugurerà […]
Guardate queste immagini: che direste se vi dicessimo che si tratta di un edificio che si inaugurerà fra un paio di settimane? Che abbiamo assunto dosi massicce di allucinogeni? E invece è proprio così: così si presenta alla data di oggi – 21 aprile – il cantiere della nuova Fondazione Prada, a Milano. Che inaugurerà per il pubblico il 9 maggio, ma per la stampa, gli addetti ai lavori, gli invitati e i vip fin dal 2 maggio, come dire… domani. Tutti si arrovellano in questi giorni in dibattiti sull’Expo: ce la farà a completare i lavori per l’opening del 1 maggio? Ce la farà il Padiglione Italia? I più pessimisti si chiedono cosa si inaugurerà, e cosa invece continuerà ad essere cantiere durante e dopo l’opening? Il presidente Sala in questi giorni ha assicurato che Milano non farà brutte figure davanti al mondo, ma già si dà quasi per scontato che il padiglione italiano aprirà solo in parte, e che la data per la presentazione completa potrebbe essere quella del 2 giugno.
E intanto scopriamo che è l’altro grande evento milanese di quei giorni, la nuova Fondazione Prada di Rem Koolhaas, e segnare il passo: giudicate voi stessi dalle fotografie, ma speriamo di essere smentiti da qualche miracolo se prevediamo che dalle parti di Largo Isarco qualche impalcatura ci sarà ancora. Probabilmente – vedete dai rendering – saranno finiti l’ingresso, gli spazi espositivi per pittura e scultura, il museum shop, mentre potrebbero restare indietro alcuni servizi, gli spazi per le installazioni (la famosa torre che dovrebbe occupare i pezzi forti della collezione di Miuccia e Patrizio Bertelli) ed i depositi dove i cantieri andranno probabilmente avanti ancora per molto. In grande spolvero invece (frotte di operai!) la parte davanti con la sua suggestiva torre dorata che poi è uno dei segni più evidenti che Koolhaas ha voluto dare a questa straordinaria ex distilleria in una zona di Milano fino a ieri dimenticata e negletta e tra qualche giorno sede di quello che si andrà a collocare tra i primari centri culturali della città.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati