Che sia la volta buona? Amanda Levete tenta di ridisegnare il volto del V&A…
Il Victoria and Albert Museum ci prova di nuovo. A distanza di quindici anni dal primo concorso vinto dalla “Spirale” di Daniel Libeskind – e mai realizzato per mancanza di fondi -, l’istituzione londinese ha ora annunciato il vincitore del nuovo contest: si tratta di Amanda Levete Architects (AL_A), un giovane gruppo con una grande […]
Il Victoria and Albert Museum ci prova di nuovo. A distanza di quindici anni dal primo concorso vinto dalla “Spirale” di Daniel Libeskind – e mai realizzato per mancanza di fondi -, l’istituzione londinese ha ora annunciato il vincitore del nuovo contest: si tratta di Amanda Levete Architects (AL_A), un giovane gruppo con una grande esperienza alle spalle. Si, perchè Amanda Levete, dopo aver lavorato prima con Richard Rogers e poi per 20 anni con i Future Systems, in seguito alla scomparsa del suo leader Jan Kaplicky nel 2009, ha deciso di mettersi in proprio.
“Questo progetto non è solo una galleria, ma è un’opportunità di creare un nuovo spazio pubblico per la città di Londra”, ha dichiarato la Levete dopo la vittoria. Il disegno, infatti, prevede la realizzazione di nuovi spazi espositivi posti sotto il livello stradale, una corte pubblica per installazioni ed eventi all’aperto e un ingresso al Museo dalla nuova Exhibition Road. Un progetto elegante e ben calibrato, fatto di tagli nei pavimenti e di piegature sottili nei controsoffitti. Che dovrà riuscire in un mezzo miracolo, ovvero superare lo sbarramento dei tagli attuati dal governo Cameron…
– Zaira Magliozzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati