L’Atlante delle emozioni di Giuliana Bruno, tra arte, architettura e cinema. Se ne parla in due incontri, a Firenze e Milano
A otto anni dalla sua prima pubblicazione in Italia, esce per Johan & Levi una nuova edizione dell’Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema di Giuliana Bruno. Negli ultimi anni il termine atlante è stato molto usato per raccontare la complessità di segni e frammenti che quotidianamente artisti, architetti e scrittori raccolgono […]
A otto anni dalla sua prima pubblicazione in Italia, esce per Johan & Levi una nuova edizione dell’Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema di Giuliana Bruno. Negli ultimi anni il termine atlante è stato molto usato per raccontare la complessità di segni e frammenti che quotidianamente artisti, architetti e scrittori raccolgono per dare forma al loro immaginario. La Bruno ha dato a questa parola un significato nuovo, legando la geografia dei luoghi alle emozioni. Non è stata la prima a teorizzare la forma dell’atlante come strumento di conoscenza, ma sicuramente si è allontanata dalle visioni parziali dei singoli linguaggi, cercando nell’interdisciplinarità la forma di costruzione della sua geografia emozionale. Per farlo ha viaggiato nei territori esplorati da artisti, architetti, cineasti che hanno trovato nei luoghi attraversati dal loro lavoro lo spazio ideale della rappresentazione, e in questi stessi spazi hanno depositato i frammenti della loro memoria, amplificandone le qualità.
Se volete incontrarla, il 5 giugno alle 19, la Bruno sarà alla Libreria Todo Modo di Firenze per presentare l’Atlante e ancora il 12 a Milano per Meet the Media Guru. Quest’ultima data sarà l’occasione per conoscere direttamente l’evoluzione del suo pensiero attraverso i rimandi al suo ultimo lavoro ancora non tradotto in Italia: Surface: Matters of Aesthetics, Materiality and Media. Qui il discorso si sposta dalla geografia dei luoghi alle superfici attraverso le quali entriamo in contatto con lo spazio che ci circonda. Lo schermo, la pelle mediano il nostro rapporto con la realtà, è su questo limite che si comprende la contemporaneità.
– Luca Galofaro
www.the-booklist.com
www.meetthemediaguru.org/special-edition/
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