PRISMA, un nuovo concorso di fotografia, tutto dedicato al tema dei diritti umani. Giuria internazionale e una mostra a Venezia per i vincitori
Diritti umani e arti visive. Un intreccio che torna spesso, nelle riflessioni degli artisti, nelle immagini che veicolano valori universali e che denunciano emergenze, catturando insanabili contraddizioni: nel cuore di un tempo globalizzato, consacrato al progresso e al superamento delle frontiere, le tensioni geopolitiche e umanitarie non si placano, bruciando sui corpi e i destini […]
Diritti umani e arti visive. Un intreccio che torna spesso, nelle riflessioni degli artisti, nelle immagini che veicolano valori universali e che denunciano emergenze, catturando insanabili contraddizioni: nel cuore di un tempo globalizzato, consacrato al progresso e al superamento delle frontiere, le tensioni geopolitiche e umanitarie non si placano, bruciando sui corpi e i destini di milioni di persone. E mentre il dibattito sui migranti incalza, fra le troppe colpe e le poche responsabilità di un’Europa incompiuta, l’idea di “libertà” assume, anche in Occidente, un’aura sbiadita, un rumore nostalgico, un profilo incerto.
L’arte si interroga e cerca codici, canali, vie di fuga o di approdo. Da qui nasce un concorso come “PRISMA Human Rights Photo Contest”, alla sua prima edizione, lanciato – in occasione della 56° Biennale di Venezia, con Alfredo Jaar nei panni di special guest – dal Global Campus of Master’s Programmes and Diplomas in Human Rights and Democratisation, in collaborazione con Lightbox.
Una chiamata alle armi, rivolta a fotografi professionisti e amatoriali, provenienti da ogni parte del mondo, senza limiti di età, sesso e nazionalità. Accomunati, naturalmente, da una sensibilità speciale per l’attualità rovente, che vede al centro delle vicende internazionali il tema dei diritti e delle libertà violate.
Ed è proprio sulla “Libertà” – intesa come inalienabile diritto di ogni essere umano, da difendere sul piano politico e culturale – che dovranno ragionare i partecipanti con le loro foto, sottoposte alla selezione di una giuria eccellente, composta tra gli altri da: Rena Effendi, fotografa azera nota a livello internazionale, Isabel Gattiker, direttore dell’International Film Festival and Forum on Human Rights di Ginevra, Almir Kolzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che promuove progetti artistici legati ai migranti e ai rifugiati, Alberto Prina, fondatore del Festival della Fotografia Etica e del Gruppo Fotografico Progetto Immagine.
Le immagini migliori saranno esposte – assieme agli scatti di Effendi – tra l’11 e l’11 ottobre 2015 settembre al Lido di Venezia, durante la 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presso il Monastero di San Nicolò, sede dell’EIUC, the European Inter-University Centre for Human Rights and Democratisation.
Un nuovo concorso a cadenzya annuale, con tutta la voglia di crescere e rafforzarsi, ma anche con l‘obiettivo di spingersi oltre la tradizionale dinamica della competizione artistica. La volontà è infatti quella di creare un network di artisti, intellettuali e professionisti, uniti dall’impegno per il rafforzamento di una cultura dei diritti e per il sostegno alla democrazia e alla pace. Bando aperto fino al prossimo 6 luglio.
– Helga Marsala
Info e bando:
www.prismaphotocontest.com
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