PRISMA, un nuovo concorso di fotografia, tutto dedicato al tema dei diritti umani. Giuria internazionale e una mostra a Venezia per i vincitori

Diritti umani e arti visive. Un intreccio che torna spesso, nelle riflessioni degli artisti, nelle immagini che veicolano valori universali e che denunciano emergenze, catturando insanabili contraddizioni: nel cuore di un tempo globalizzato, consacrato al progresso e al superamento delle frontiere, le tensioni geopolitiche e umanitarie non si placano, bruciando sui corpi e i destini […]

Diritti umani e arti visive. Un intreccio che torna spesso, nelle riflessioni degli artisti, nelle immagini che veicolano valori universali e che denunciano emergenze, catturando insanabili contraddizioni: nel cuore di un tempo globalizzato, consacrato al progresso e al superamento delle frontiere, le tensioni geopolitiche e umanitarie non si placano, bruciando sui corpi e i destini di milioni di persone. E mentre il dibattito sui migranti incalza, fra le troppe colpe e le poche responsabilità di un’Europa incompiuta, l’idea di “libertà” assume, anche in Occidente, un’aura sbiadita, un rumore nostalgico, un profilo incerto.
L’arte si interroga e cerca codici, canali, vie di fuga o di approdo. Da qui nasce un concorso come “PRISMA Human Rights Photo Contest”, alla sua prima edizione, lanciato – in occasione della 56° Biennale di Venezia, con Alfredo Jaar nei panni di special guest – dal Global Campus of Master’s Programmes and Diplomas in Human Rights and Democratisation, in collaborazione con Lightbox.
Una chiamata alle armi, rivolta a fotografi professionisti e amatoriali, provenienti da ogni parte del mondo, senza limiti di età, sesso e nazionalità. Accomunati, naturalmente, da una sensibilità speciale per l’attualità rovente, che vede al centro delle vicende internazionali il tema dei diritti e delle libertà violate.

Rena Effendi, Relatives of coptic victims carrying coffins out of the Abasseya Church to be burried. October 10, 2011

Rena Effendi, Relatives of coptic victims carrying coffins out of the Abasseya Church to be burried. October 10, 2011

Ed è proprio sulla “Libertà” – intesa come inalienabile diritto di ogni essere umano, da difendere sul piano politico e culturale – che dovranno  ragionare i partecipanti con le loro foto, sottoposte alla selezione di una giuria eccellente, composta tra gli altri da: Rena Effendi, fotografa azera nota a livello internazionale, Isabel Gattiker, direttore dell’International Film Festival and Forum on Human Rights di Ginevra, Almir Kolzic, co-fondatore e co-direttore di Counterpoints Arts, organizzazione che promuove progetti artistici legati ai migranti e ai rifugiati, Alberto Prina, fondatore del Festival della Fotografia Etica e del Gruppo Fotografico Progetto Immagine.
Le immagini migliori saranno esposte – assieme agli scatti di Effendi – tra l’11 e l’11 ottobre 2015 settembre al Lido di Venezia, durante la 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presso il Monastero di San Nicolò, sede dell’EIUC, the European Inter-University Centre for Human Rights and Democratisation.
Un nuovo concorso a cadenzya annuale, con tutta la voglia di crescere e rafforzarsi, ma anche con l‘obiettivo di spingersi oltre la tradizionale dinamica della competizione artistica. La volontà è infatti quella di creare un network di artisti, intellettuali e professionisti, uniti dall’impegno per il rafforzamento di una cultura dei diritti e per il sostegno alla democrazia e alla pace. Bando aperto fino al prossimo 6 luglio.

 – Helga Marsala

Info e bando:
www.prismaphotocontest.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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