Loop Barcelona. La Spagna e le immagini in movimento
Conclusa la 13esima edizione di Loop Barcellona, un bilancio sulla piattaforma sperimentale dedicata alla promozione, diffusione ed educazione sulla videoarte, sui film d'artista e sulle immagini in movimento. Che ha l’obiettivo di creare connessioni tra i professionisti locali e le scene internazionali.
Dal 28 maggio al 6 giugno, attraverso tre sezioni (Fair, Festival e Studies), LOOP Barcelona ha presentato un’accurata selezione di video, un ampio programma di mostre nei principali spazi della città, interventi in spazi pubblici e dibattiti in una sorta di evento diffuso. La fiera ha visto riempire le camere dell’Hotel Catalonia Ramblas con i lavori presentati da quarantacinque gallerie, con alcune entusiasmanti proiezioni in anteprima mondiale. Un evento lungo e articolato, una presenza discreta e capillare in una calda e assolata Barcellona distratta dall’imminente estate e dalla vita da spiaggia.
Fra i tanti spazi cittadini che hanno dedicato una mostra alla video arte c’è il Macba con l’artista marocchina Bouchra Khalili. Garden Conversation (2014), allestito fino al 28 giugno, parla di un incontro tra due eroi rivoluzionari leggendari. Nel gennaio del 1959 Ernesto Che Guevara ha infatti incrociato presso l’ambasciata del Marocco a Il Cairo, Abdelkrim El Khattabi, eroe esiliato della guerra del Rif (1921-1926). Il film mischia fatti storici e finzione attualizzando l’incontro tra Guevara e Khattabi come se accadesse oggi. Un modo per ribadire che i processi di indipendenza nazionale sono stati determinati da radicali cambiamenti nella società
Quest’anno Loop Barcelona è stato diviso in due grandi aree. La prima, intitolata What about Collecting Video Art?, con l’obiettivo di esplorare il concetto del collezionismo di video d’arte e mettere in evidenza il ruolo del collezionista come parte attiva nella promozione dell’arte contemporanea, un impegno verso la comunità artistica che assume una posizione strategica nel mondo dell’arte. Il video collezionismo è stato al centro del programma di discussioni durante la fiera e attraverso una serie di mostre nei principali centri artistici della città che hanno ospitato collezioni di riferimento a livello internazionale: Sammlung Goetz (Germania), Sam Art Projects (Francia), Collezione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Italia) e Leal Rios (Portogallo).
La seconda area, Beyond the Image: Sound, si focalizzava sul tema per esplorare le buone pratiche artistiche che sono strettamente legate alle immagini in movimento. Per l’occasione, la francese Anne-Laure Chamboissier ha curato un programma di interventi sonori in uno spazio all’interno del chiostro dell’Antic Hospital de la Santa Creu dall’artista Emmanuel Lagarrigue. Inoltre, Álex Arteaga ha sviluppato una serie di interventi negli spazi del Pabellón Mies van der Rohe e della Fundació Tàpies in un progetto curato da Lluís Nacenta.
Anche quarantadue gallerie cittadine hanno dedicato e stanno dedicando in questo arco di tempo mostre alla videoarte. Tra le più rilevanti, ADN, N2 e Joan Prats con l’interessante mostra della tedesca Annika Kahrs, Solid Surface (fino al 24 luglio). Un film ambientato su un pianeta in cui compare un cielo stellato al centro del quale appare una luce rotonda che rappresenta la Luna: in realtà un focus che mostra l’illusione del notturno al rivelarsi del bianco dello schermo. In questo lavoro, l’artista utilizza delle immagini e una narrazione per ritrarre il pianeta di Plutone, oggetto della prossima missione della NASA, che per la prima volta lo fotograferà.
Riunite nell’associazione Abe, le gallerie di Barcellona il prossimo ottobre lanceranno la prima edizione del Barcelona Gallery Weekend per dare una scossa a una piazza che sta soffrendo la vitalità artistica dell’eterna rivale Madrid.
Gian Marco Tosti
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati