Città della Scienza, a Roma vince Studio 015 Viganò. Il Progetto Flaminio ridisegnerà l’area delle ex caserme di via Guido Reni, a due passi dal museo Maxxi
QUASI 60MILA METRI QUADRATI L’AREA INTERESSATA È lo Studio 015 Viganò, con la consulenza per la sostenibilità ambientale, energetica, idraulica e alla mobilità della società di ingegneria D’Appolonia Spa, a vincere il concorso internazionale Progetto Flaminio, finalizzato alla rigenerazione dell’area delle ex caserme di via Guido Reni, a Roma, giusto di fronte al museo Maxxi. […]
QUASI 60MILA METRI QUADRATI L’AREA INTERESSATA
È lo Studio 015 Viganò, con la consulenza per la sostenibilità ambientale, energetica, idraulica e alla mobilità della società di ingegneria D’Appolonia Spa, a vincere il concorso internazionale Progetto Flaminio, finalizzato alla rigenerazione dell’area delle ex caserme di via Guido Reni, a Roma, giusto di fronte al museo Maxxi. Bandito il 23 dicembre 2014 dalla CDPI Investimenti Sgr d’intesa con l’amministrazione comunale capitolina, il concorso ha visto la partecipazione di duecentoquarantasei candidature da venti paesi, in prevalenza europei; tra gli obiettivi richiesti dal bando lo sviluppo di 35mila mq di residenze (6mila per social housing), di 10mila mq con finalità ricettivo-commerciale, di 14mila mq di spazi e strutture pubbliche e dell’attesa Città della Scienza. Come succede in tutto il mondo, insomma, la realizzare di una importante infrastruttura culturale-scientifica viene “pagata” grazie alle quote residenziali e commerciali.
SEI FINALISTI DI GRANDE PRESTIGIO
Capitanato da Paola Viganò (Sondrio, 1961), architetto, urbanista, docente presso l’Università Iuav di Venezia, membro del Comitato scientifico dell’Atelier International du Grand Paris, nonché prima donna non francese premiata con il Grand Prix de l’Urbanisme per la sua attività di progetto e di ricerca dal Ministero per l’Urbanistica Francese nel 2013, il gruppo si è imposto tra i sei finalisti annunciati lo scorso febbraio. Nella rosa erano presenti anche altre due realtà italiane: lo studio Labics, guidato Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, per l’occasione associato agli spagnoli Paredes Pedrosa Arquitectos, Ian+ di Carmelo Baglivo, Luca Galofaro e Stefania Manna, e il team spagnolo-italiano formato da Juan Navarro Baldeweg / Enrico Da Gai.
I PROGETTI IN MOSTRA FINO A LUGLIO AL MAXXI
Annunciato da Marco Sangiorgio, ceo di CDP investimenti durante la conferenza stampa di questa mattina presso i Musei Capitolini, alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Roma Ignazio Marino e dell’Assessore alla Trasformazione Urbana del Comune di Roma l’architetto Giovanni Caudo, il progetto vincitore mira a generare una “nuova centralità urbana”; prevede l’ubicazione delle attività commerciali a livello stradale verso via Guido Reni, mentre la porzione interna dell’area di interesse sarà invece destinata ai servizi di carattere pubblico, riservando agli scopi residenziali tutti i livelli superiori degli edifici; l’hotel infine sarà posizionato sul limite sud-est del complesso. Nell’attesa dell’annuncio dello step successivo, dal 26 giugno al 5 luglio 2015 una selezione degli esiti di “Progetto Flaminio” saranno in mostra presso il museo Maxxi. Occasione perfetta per fare un confronto e farsi un’idea sulla scelta della giuria. Resta, comunque, da felicitarsi con l’amministrazione capitolina che è riuscita, in tempi celeri, a portare a casa un concorso internazionale di alto profilo: ce ne vorrebbe almeno uno al mese. E ora speriamo in uno start rapido dei lavori veri e propri.
– Valentina Silvestrini
http://www.progettoflaminio.it/
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