Per una Metafisica contemporanea. Tre mostre da Lia Rumma
Lia Rumma, Milano – fino al 18 luglio 2015. Tre grandi artisti (Giovanni Anselmo, Wolfgang Laib, Ettore Spalletti) e altrettanti interventi site specific. Per un percorso che va oltre la natura fisica delle cose, che pure celebrano. Un processo di astrazione, dalla materia alla spiritualità, esposto nei tre piani della megagalleria.
IL RISO DI WOLFGANG LAIB
Con un’installazione-instabile ai limiti dell’effimero, fatta per lo più di un materiale duraturo ma comunque incoerente e deperibile nel tempo come il riso, Wolfgang Laib (Metzingen, 1950; vive a Hochdorf e Tamil Nadu), al pian terreno della galleria, delinea un racconto tra vita e morte. Fra le migliaia di mucchietti di riso di The rice meals for another body, posti quasi a rappresentare lo scorrere del tempo attraverso la giornaliera pratica della nutrizione, compare un vaso di terracotta utilizzato in India a protezione dei campi e come urna cineraria.
La parabola dell’esistenza dell’uomo e della relazione con l’aldilà, qualunque esso sia, è espressa qui in maniera talmente sintetica che volendola rendere a parole non si riuscirebbe a produrre lo stesso profondo effetto.
IL COLORE DI ETTORE SPALLETTI
Al primo piano, sette grandi pannelli di Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940) aprono altrettante riflessioni su condizioni atmosferiche e moti dell’anima. Le sue Parole di colore si inseguono sulle pareti muovendo dal rosa, colore dell’incarnato che esprime con le sue variazioni di intensità gli stati d’animo, alle sfumature d’azzurro, che rimandano all’instabilità del cielo, tenuti insieme dal grigio, che accoglie tutti gli altri.
Le trame di colore delle opere di Spalletti comunicano, con le loro stratificazioni polverulente, lo scorrere del tempo necessario alla loro realizzazione, fra stesura e asciugatura. Un messaggio inconscio che passa in silenzio, a volerlo ben ascoltare, da artista a spettatore, che si trova inconsapevolmente ipnotizzato, ad esempio, da un riflesso violaceo nell’impasto “rossoazzurro”.
L’INSTALLAZIONE DI GIOVANNI ANSELMO
“Dal particolare all’universale”, sembra affermare l’installazione, al secondo piano della galleria, di Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934; vive a Torino) che tiene insieme due lavori storici: Oltremare mentre appare verso nord est, 1979/2015 e Particolare, 1972/2015 donando loro nuova linfa vitale.
Un riflettore di diapositive che proietta continuativamente la scritta “Particolare” concentra l’attenzione in un punto in basso della sala. A distanza, sulla parete opposta, compare uno squarcio, una finestra nel muro, un campo di un intenso blu oltremare dipinto direttamente sulla parete. Questo varco rimanda a un altrove, è una bussola che indica una direzione verso le terre lontane da cui quel colore arriva, verso l’Oltremare appunto.
Giovanna Procaccini
Milano // fino al 18 luglio 2015
Giovanni Anselmo | Wolfgang Laib | Ettore Spalletti
LIA RUMMA
Via Stilicone 19
02 29000101
[email protected]
www.liarumma.it
MORE INFO:
www.artribune.com/dettaglio/evento/44553/anselmo-laib-spalletti/
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