Il pane è risorsa primaria per l’umanità, nella sua valenza simbolica fondamentale per la sopravvivenza umana. Trecentosessanta riproduzioni in alluminio comprimono il globo, un tappeto ellittico disegnato dall’artista e realizzato in Oriente. L’esposizione di Chiara Dynys (Mantova, 1958; vive a Milano) si estende su un eterno conflitto di valori antinomici: odio e amore, pieno e vuoto, tutto e niente.
Così nascono i Poisoned Flowers, immagini lenticolari di piante morenti, sconfitte dal tempo o dalla malattia, che si manifestano e si dissolvono. La trasparenza di Tutto, libri intesi come contenitori di pensieri, svela la profondità di opposti intrecciati e coincidenti, ispirati alla filosofia heideggeriana. I Solidi Platonici rappresentano invece un’ambivalenza di visioni, gli elementi primi della tradizione ellenica, solidi regolari con facce tutte uguali fra loro, ponti di collegamento con mondi metafisici.
I limiti dell’uomo si mostrano in un’immagine riflessa intrappolata in una Gabbia d’oro: l’Io è incapace al cambiamento e all’aprirsi al mondo, trattenuto dalle sbarre della consuetudine. Un percorso ricco e ambizioso che va oltre la superficie delle cose, s’interroga sull’esistenza con un forte messaggio di solidarietà umana.
Silvio Gatto
Catanzaro // fino al 9 settembre 2015
Chiara Dynys – Pane al Mondo
MARCA
Via Alessandro Turco 63
0961 746797
[email protected]
www.museomarca.info
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/46502/chiara-dynys-pane-al-mondo/
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