Venezia Updates: “L’ispirazione non si cattura”. Al Lido c’è anche Agnes Varda con i suoi tre bottoni per Miu Miu
Nell’anno in cui il Festival di Cannes ha voluto celebrarla con una Palma d’Oro alla carriera, il suo tocco d’artista illumina anche il Lido con il decimo episodio dei film brevi Women’s Tales prodotti da Miu Miu in onore della creatività femminile. Stiamo parlando di Agnes Varda, regista tra le più grandi della storia del cinema, che esordì con […]
Nell’anno in cui il Festival di Cannes ha voluto celebrarla con una Palma d’Oro alla carriera, il suo tocco d’artista illumina anche il Lido con il decimo episodio dei film brevi Women’s Tales prodotti da Miu Miu in onore della creatività femminile. Stiamo parlando di Agnes Varda, regista tra le più grandi della storia del cinema, che esordì con un film montato da Alain Resnais e che ha segnato col suo tocco personale e visionario oltre 60 anni di sperimentazioni audiovisive. La regista, nata in Belgio e compagna di Jacques Demy, ha vinto un Leone d’Oro nel 1985 con “Senza tetto né legge” e dal 2003 ha esordito come visual artist alla Biennale d’Arte di Venezia, con una serie di installazioni, video e fotografie.
Mentre a novembre è programmata la mostra “Varda / Cuba” al Centre Pompidou di Parigi, la ”signora del cinema” approda alla Mostra del Cinema con un divertissement favolistico, scritto e diretto per Miu Miu. “Les 3 Boutons” è stato realizzato dalla società di produzione di Agnès Varda ed è interpretato da attori non professionisti. Una ragazzina che vive e lavora in una fattoria allevando le capre si interroga a voce alta sulle questioni tipiche della sua età. Nel passaggio dalla campagna alla città il suo sogno a occhi aperti prosegue, ma la ragazzina perde tre bottoni nel corso del suo viaggio… “L’ispirazione”, ha detto la Varda, “non si cattura. Quando la si vuole catturare, è andata via. Non bisogna neanche sperare di fare opere poetiche, non bisogna neanche sperare di fare opere straordinarie. In effetti, bisogna lavorare. Bisogna lavorare su ciò che è in disordine, su impressioni inafferrabili, su cose impalpabili”. E intanto che il corto viene lanciato, eccone un estratto…
– Federica Polidoro
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