L’Aquila, Re_Place diventa un concorso. Performance e installazioni luminose, per una due giorni nel segno della rinascita: la luce dopo il sisma
Ridare luce alla città, per ridarle simbolicamente nuovo senso, nuova linfa, nuove direzioni. Succede a L’Aquila, dove artisti e operatori culturali continuano a immaginare vie creative per rispondere alla tragedia del sisma e all’abbandono degli anni a venire. Re_Place “la città si illumina di nuovo” è un’iniziativa per artisti chiamati a progettare un’opera luminosa, destinata allo spazio […]
Ridare luce alla città, per ridarle simbolicamente nuovo senso, nuova linfa, nuove direzioni. Succede a L’Aquila, dove artisti e operatori culturali continuano a immaginare vie creative per rispondere alla tragedia del sisma e all’abbandono degli anni a venire. Re_Place “la città si illumina di nuovo” è un’iniziativa per artisti chiamati a progettare un’opera luminosa, destinata allo spazio urbano. Spazio di cui riappropriarsi, fra concretezza e metafora, proiettando frequenze inedite sui palazzi, le mura, i porticati.
Ideato da Germana Galli e promosso dalla rivista MU6 e dell’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo, Re_Place giunge così alla sua quinta edizione, trasformandosi – nell’anno internazionale della luce e delle tecnologie luminose (IYL2015) – in un vero e proprio concorso.
La giuria – composta da Antonella Muzi, docente e educatore museale del MAXXI di Roma, Gabi Scardi, curatrice e docente presso l’Università Cattolica di Milano, e Marco Brandizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila – ha così selezionato le installazioni site-specific di 8 artisti o collettivi: Illumin-AZIONE (Stefania Cupillari, Federico Cecchi, Alice Orlando, Silvia Salvatore, Santo Sipione), Iolanda di Bonaventura, Stefano Divizia, Piotr Hanzelewicz, Simone Pappalardo con Gianni Trovalusci, Sara Ricciardi, Meri Trancredi, Enzo Umbaca.
Gli spazi coinvolti sono: il Castello Cinquecentesco, in via di restauro; i portici, luogo simbolo di ritrovo dei giovani; una via del centro soffocata dai cantieri; le mura che cingono la città; le finestre del Gran Sasso Science Institute; il chiostro di Palazzo Fibbioni, nuova sede del Comune. Due le inaugurazioni, il 24 e il 25 settembre, per un incastro prolungato di restyling spettacolari, mix sperimentali di luci e suoni, dispositivi tecnologici, parentesi poetiche o concettuali, fino ad arrivare alla performance finale di Umbaca, che alle 22.30 di venerdì 25 renderà protagonisti gli stessi cittadini: ad attraversare il cuore dell’Aquila sarà uno sciame di presenze radiose, che come lucciole brilleranno nel buio, celebrando la notte e la possibilità del risveglio.
– Helga Marsala
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