Prato Updates: “Siate pazienti”. Federica Galloni protagonista del via al Forum: dove il mondo dell’arte viene per dire che non ha più pazienza
Osservando il programma del Forum dell’arte contemporanea italiana, che inizia oggi a Prato, salta all’occhio l’assenza fra i relatori di interlocutori istituzionali. Aspetto peraltro deliberatamente cercato dagli organizzatori, interessati a fare il punto con la “base” prima di interloquire con il livello politico-amministrativo. L’unico rappresentante presente, o almeno il più alto in grado, era la […]
Osservando il programma del Forum dell’arte contemporanea italiana, che inizia oggi a Prato, salta all’occhio l’assenza fra i relatori di interlocutori istituzionali. Aspetto peraltro deliberatamente cercato dagli organizzatori, interessati a fare il punto con la “base” prima di interloquire con il livello politico-amministrativo.
L’unico rappresentante presente, o almeno il più alto in grado, era la direttrice generale per il contemporaneo del Mibact Federica Galloni, intervenuta nella presentazione assieme a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Gianfranco Maraniello e Annamaria Gambuzzi, fra gli altri. E già questa unicità la metteva in una posizione certo non comoda, in un consesso agguerrito e decisamente critico.
Ma lei non ha probabilmente fatto molto per appianare l’animosità di molti degli addetti presenti: fin da quando, a fronte delle molte criticità affrontate nel programma del Forum, ha invitato tutti ad “essere pazienti”. In attesa di cosa? Qui la direttrice è spesso entrata in contraddizione, spendendo più parole per elencare ciò che non è nei poteri del suo ministero – dal rivedere l’Iva al 22% al pensare a una sede più “centrale” al Padiglione Italia alla Biennale di Venezia – piuttosto che a presentare soluzioni o almeno progetti.
Sul Padiglione è poi incappata un una gaffe commentando il titolo di una dei tavoli del Furum: “Padiglione Italia: come salvarlo dal ridicolo?“. Risposta – non richiesta – della Galloni: “noi siamo già usciti dal ridicolo, per esempio con la scelta di Simone Sfrisio come curatore per la Biennale Architettura“. E Vincenzo Trione – che ha la mostra ancora in corso x due mesi e che anzi era compito del Direttore Generale invitare tutti a vedere – è servito…
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