Solo 40mila euro per i programmi di AMACI dal Ministero per i beni culturali. Che intanto finanzia con 1 milione i carnevali italiani: ci sarà un errore?
Dell’undicesima edizione della Giornata del Contemporaneo vi abbiamo raccontato tutto nell’articolo “in evidenza” che trovate in home page: criteri, numeri, protagonisti, qualche appuntamento da segnalare in particolare. Quello che non vi potevamo dire, perché è appena accaduto, è il nuovo patto stretto fra chi organizza la Giornata, appunto l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e […]
Dell’undicesima edizione della Giornata del Contemporaneo vi abbiamo raccontato tutto nell’articolo “in evidenza” che trovate in home page: criteri, numeri, protagonisti, qualche appuntamento da segnalare in particolare. Quello che non vi potevamo dire, perché è appena accaduto, è il nuovo patto stretto fra chi organizza la Giornata, appunto l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: “il Ministero ha scelto di continuare a sostenere AMACI nelle sue attività, individuando l’Associazione come importante interlocutore per un dialogo e un confronto sempre più costruttivo“, come commentato dal Ministro Dario Franceschini, che conferma un grande attivismo in diverse aree, un sostegno costante per un settore che necessità di ottimismo in questa delicata fase.
In cosa si concretizza la rinnovata partnership? Qui iniziano i problemi: perché – come rivelato Federica Galloni, Direttore Generale dell’AAP – Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane, “annunciamo oggi la firma di un’ampia convenzione tra il MiBACT e l’Associazione, che prevede un contributo di 40.000 € per sostenere progetti specifici e collaborazioni“. Una convenzione che prevede “un piano integrato di progetti e attività volte alla ricerca, alla promozione e alla diffusione della conoscenza dell’arte contemporanea, e a potenziare le interazioni tra le azioni a finalità pubblica promosse dalle istituzioni museali per il raggiungimento degli obiettivi preposti”.
Ma non saranno un po’ pochini 40mila euro per fare tutte queste cose? Ci deve essere un errore di stampa nel comunicato, certamente la Galloni manderà quanto prima un’errata corrige: alla cifra esatta mancherà almeno uno zero, 400mila euro, immaginiamo. Anche perché, nelle stesse ore dell’accordo con AMACI, il Mibact ha annunciato anche “il finanziamento delle manifestazioni carnevalesche storiche”, con un bando “che mette a disposizione 1.000.000,00 di euro per il sostegno di iniziative promosse da organismi pubblici o privati, senza scopo di lucro, per promuovere le manifestazioni carnevalesche più significative e meritevoli nei territori italiani”. No, non può essere vero che il Ministero finanzia i carnevali con 1 milione e 23 musei con 40mila euro, cioè 40 volte meno. Restiamo in attesa di una rettifica…
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