L’anima hi-tech del Maxxi. Il sito del museo tra i migliori d’Europa. Mentre nasce Digital Think-In, progetto internazionale sulla comunicazione digitale nella cultura

Il Maxxi vince sul piano dell’innovazione tecnologica e della comunicazione web. E si porta a casa due premi niente male, conquistati tra 1500 competitor europei. Ad assegnarli è l’International Academy of Digital Arts & Sciences (IADAS), che sceglie il sito del museo come uno dei migliori progetti europei del web, collocandolo al terzo posto del […]

Il Maxxi vince sul piano dell’innovazione tecnologica e della comunicazione web. E si porta a casa due premi niente male, conquistati tra 1500 competitor europei. Ad assegnarli è l’International Academy of Digital Arts & Sciences (IADAS), che sceglie il sito del museo come uno dei migliori progetti europei del web, collocandolo al terzo posto del 5th Annual Lovie Award, in shortlist con Google Street Art, lo Studio Olafur Eliasson e Othoniel. Grazie ai voti del pubblico online, invece, il sito si guadagna il primo posto nella classifica del gradimento popolare, con il People’s Lovie Award. La premiazione è attesa per il prossimo 12 novembre al British Film Institute. “Una istituzione come il Maxxi”, ha commentato la Presidente Giovanna Melandri, “polo di creatività contemporanea, non può non tenere in considerazione quanto oggi la comunicazione digitale sia fondamentale nella produzione e nella diffusione della cultura”.
Ed è proprio in virtù di questa attenzione e di questi successi che il museo si prepara ad accogliere il 4 novembre 2015 la prima edizione di Digital Think-In, appuntamento annuale dedicato proprio a questi temi, nato da un’idea di Prisca Cupellini, responsabile digital del Maxxi. Si tratta di un premio dal respiro internazionale, che vedrà coinvolti speaker provenienti da istituzioni come il Victoria & Albert Museum di Londra, il Museu Nacional d’Art de Catalunya, The Science Museum di Londra, il Google Cultural Institute, realtà innovative come il Museum Hack di New York e ArtStack di Londra, e ancora giornalisti, esperti e professionisti del settore. Obiettivo: riflettere su come il digitale sia ancora in grado di trasformare, migliorare, espandere e differenziare il lavoro nel settore della cultura.
Un’avanguardia che prosegue, molti anni dopo l’esplosione della rivoluzione del world wide web, e in pieno dominio del 2.0, della comunicazione digitale, delle tecnologie informatiche, della virtualità e della realtà aumentata. Paesaggio complesso, che muta a velocità sostenuta, e che sta contribuendo a cambiare il volto del sistema dell’arte e della cultura, sul fronte della comunicazione, della ricerca del pubblico, della didattica, dell’informazione, e naturalmente della produzione di contenuti. Con l’Italia, una volta tanto, a rappresentare un’eccellenza riconosciuta in termini di sviluppo e ricerca.


– Helga Marsala

www.fondazionemaxxi.it

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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